L’amministrazione del comune di Castel Focognano celebra il “Giorno del Ricordo” per commemorare le vittime delle foibe, per non dimenticare gli italiani trucidati e il dramma dell’esodo di centinaia di migliaia di cittadini italiani dell’Istria, Fiume e Dalmazia avvenuto sul finire della Seconda guerra mondiale quando questi territori furono occupati dall’esercito del maresciallo Tito.
Migliaia furono gli italiani fucilati o gettati vivi nelle voragini naturali delle crepe carsiche, esecuzioni che non risparmiarono donne, bambini e sacerdoti.
Al fine di dar voce alla memoria, occorre riaprire queste pagine dolorose e drammatiche della storia troppo a lungo dimenticate, nel rispetto degli esuli o figli di esuli e di chi ha perso dei cari in questo tragico periodo.
“Nel Giorno del Ricordo, occorre rinnovare la memoria e commemorare le vittime delle foibe che tra l’ottobre del 1943 e il maggio del 1947 vennero imprigionate, fucilate e gettate anche vive, nelle cavità carsiche dell’Istria e della Dalmazia o deportati nei campi di concentramento in Slovenia e in Croazia e ricordare l’esodo degli esuli giuliano-dalmati costretti a fuggire dalle loro terre e dalle loro case. Ci sono vicende che sono crimini contro l’umanità e non hanno colore politico, per questo dobbiamo opporci ad ogni forma di negazionismo o giustificazionismo verso questo dramma storico. La storia non si cancella come ha affermato il Presidente Mattarella di fronte al Sacrario di Basovizza quando con il Presidente della Slovenia Pahor si è recato a rendere omaggio alle vittime delle Foibe. Occorre ricordare il passato con la convinzione di guardare ad un futuro di pace” ha commentato il sindaco Lorenzo Ricci.
C. Stampa