“Il Comune di Bibbiena è pronto per le Disposizioni Anticipate di Trattamento, le cosiddette DAT”. Lo annunciato ieri sera il Sindaco di Bibbiena Daniele Bernardini nel contesto di una tavola rotonda organizzata e promossa da Rotary Club, Lions Cluc, Fidapa Casentino e Associazione Ami sul Testamento biologico e la nuova legge entrata in vigore lo scorso 31 Gennaio presso il Teatro Dovizi.
Le disposizioni anticipate di trattamento, comunemente definite “testamento biologico” o “biotestamento”, sono regolamentate dall’articolo 4 della Legge 219 del 22 Dicembre 2017. In previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo avere acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle proprie scelte, la Legge prevede la possibilità per ogni persona di esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto su accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche, singoli trattamenti sanitari.
Possono fare le DAT tutte le persone che siano maggiorenni e capaci di intendere e di volere. La redazione delle DAT può avvenire in diverse forme: atto pubblico, scrittura privata autenticata, scrittura privata consegnata personalmente dal disponente presso l’ufficio dello stato civile del proprio Comune di residenza, che provvede all’annotazione in un apposito registro.
Ecco quindi il ruolo dei comuni in questo percorso di civiltà che l’Italia ha finalmente raggiunto dopo undici lunghi anni di lotte dentro e fuori il Parlamento grazie a persone come Gianni Baldini, professore di diritto bibbienese che ha tenuto vivo il dibattito in Italia e Mina Welby, ieri sera entrambi presenti sul palco del Dovizi.
Mina Welby, che ha raccontato le vicende del marito Piergiorgio, la “lunga marcia” verso la legge italiana, le vicende di Dj Fabo, con una lucidità e uno spirito unici. Mina ha ribadito la sua volontà – espressa all’indomani delle lacrime dopo l’approvazione in aula del 22 Dicembre scorso – di impegnarsi per una legge sulla morte assistita.
Presente anche alla serata il parroco e filosofo Francesco Pasetto che ha emozionato analizzando le parole contenute in un messaggio inviato da Papa Francesco al Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, monsignor Vincenzo Paglia, e a tutti i partecipanti al meeting della World Medical Association sulle questioni del cosiddetto “fine-vita”.
Com. stampa Comune di Bibbiena