Di Erica Italiani
Serata intensa quella di sabato 26 maggio al Castello dei Conti Guidi di Poppi.
Nella corte del maniero simbolo del Casentino si è svolto un incontro assolutamente toccante: con l’occasione di presentare la sua ultima fatica, la scrittrice Marina Martinelli ha condotto il pubblico numeroso in un mondo troppo spesso fatto di oblio, etichette e ignoranza.
Il panico.
Condizione che colpisce moltissime persone, più di quelle che ognuno di noi potrebbe anche solo sospettare, viene spesso sottovalutata, ignorata e semplicemente non conosciuta.
Non ci sono fasce di età immuni al panico. In una società che ci pretende sempre al meglio, attivi e spesso senza margine di errore, siamo noi i primi ad esigere da noi stessi prestazioni ad altissimo livello incapaci il più delle volte di perdonarci e accettarci in caso di fallimento.
La storia di Bianca, la protagonista del libro, si divora tutta d’un fiato.
La penna sapiente dell’autrice trasporta il lettore nella morsa stretta della paura ed egli non può fare altro che arrivare all’ultima pagina vivendo insieme a Bianca la sua storia.
La delicatezza che la contraddistingue nell’affrontare certi argomenti, rende Marina la mano giusta da stringere mentre si percorrono i sentieri impervi di un disagio tanto comune quanto sconosciuto. Diventa la compagna ideale di un viaggio nei meandri più nascosti della mente di una donna forte e spaventata.
E avere paura troppo spesso ci condiziona negativamente e proprio non ce lo permettiamo, quando invece la cosa migliore sarebbe proprio CHIEDERE e CONDIVIDERE.
E la condivisione è il filo che lega le pagine del romanzo mentre l’avvicendarsi di testimonianze autentiche e dalla viva voce ha portato un respiro di speranza: da questo tunnel si può uscire!
Dalle persone che sono intervenute, chi lavora nel settore, infermieri, medici, volontari o da chi col panico ci ha dovuto “discutere”, è venuto fuori soltanto il coraggio di parlare senza cadere nella facilità dell’autocommiserazione; anzi con la voglia di guardare avanti e di proporre.
Un ringraziamento particolare a coloro che attraverso la loro voce e la loro musica, hanno creato un’atmosfera accogliente e conviviale; una culla per le emozioni, qualunque esse siano.
Respira la felicità (AGC Edizioni) è una storia forte, è una storia delicata, è una storia di lotta e di rabbia, è una storia di coraggio, è una storia che arricchisce chi la legge.
E’ questo che fanno i libri.