Come era prevedibile – ma forse non fino a questo punto – l’apertura della Biblioteca Antica del Sacro Eremo di Camaldoli, evento programmato nella serata di venerdì 27 luglio e inserito nella rassegna di incontri Conversazione d’Arte, ha riscosso un notevole successo. La serata, organizzata dallo storico dell’arte dott. Michel Scipioni e da Don Claudio Ubaldo Cortoni, in collaborazione col comune di Bibbiena e con la fondazione Camaldoli Cultura, ha infatti attirato tantissime persone, casentinesi e non; stando alle stime degli organizzatori, che di certo non si aspettavano un’affluenza del genere, sono circa 1500 i visitatori che hanno varcato la Porta Speciosa, gli ingressi iniziati alle 21.30 sono infatti proseguiti fino a notte fonda.
I convenuti hanno avuto la possibilità di visitare l’Antica Biblioteca, intitolata al celebre umanista camaldolese Ambrogio Traversari, e di conoscere alcuni dei tesori in essa conservati; per l’occasione, sono stati esposti oggetti di oreficeria, documenti conservati presso l’archivio storico, il famoso Salterio di San Romualdo, manoscritto risalente al primo quarto del IX secolo, e due interessanti opere pittoriche, la celebre Madonna di Camaldoli attribuita alla Bottega del Verrocchio e il bozzetto di Andrea Sacchi raffigurante la Visione di San Romualdo, opera preparatoria per il grande dipinto oggi conservato presso i Musei Vaticani. I visitatori hanno inoltre avuto l’occasione di vedere la Cappella della Visione, posta nella clausura, e di visitare la chiesa dedicata al S. Salvatore Trasfigurato e la cella del padre fondatore della Congregazione Camaldolese dell’ordine di San Benedetto, S. Romualdo.
Se vi siete persi l’evento non disperate! La Biblioteca Antica del Sacro Eremo di Camaldoli è infatti aperta al pubblico su prenotazione, per gruppi di massimo 25 persone; oltre a visitare lo splendido salone, costruito nel 1622 grazie all’appoggio della famiglia Farnese, i visitatori potranno conoscere anche i tesori in esso conservati. All’interno infatti vengono messi in mostra, a rotazione, libri antichi e documenti di archivio, ma anche opere d’arte, oreficerie, monete antiche, lastre tipografiche, stampe su seta e molto altro, così da creare veri e propri percorsi tematici che permetteranno a turisti, studiosi e appassionati di avvicinarsi a questa importante realtà, punto di riferimento per la vallata casentinese da ormai mille anni.
Per informazioni e prenotazioni potete scrivere agli indirizzi e-mail:
info@camaldolicultura.it
biblioteca@camaldoli.it