Il teatro di Partina riprende vita grazie… alla Sagra del Raviolo

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Da sinistra: Assessore Filippo Vagnoli, Presidente Proloco Partina Gian Franco Cangini, Assessora Francesca Nassini, Sindaco di Bibbiena Daniele Bernardini

(Nella foto, da sinistra: Assessore Filippo Vagnoli, Presidente Proloco Partina Gian Franco Cangini, Assessora Francesca Nassini, Sindaco di Bibbiena Daniele Bernardini)

Quando la comunità si unisce per un bene comune i risultati sono meravigliosi. Ed è proprio il caso del piccolo teatro del paese di Partina, un gioiellino che si trova nel centro storico, portato a nuova vita grazie agli introiti ottenuti con la famosa Sagra del Raviolo.
Sabato scorso, in una cerimonia semplice, ma molto significativa, la comunità si è ritrovata nel locale per salutare questo nuovo corso che, come ha detto lo stesso Presidente della pro-loco Gian Franco Cangini “sarà fatto di cultura ed intrattenimento”.
È lo stesso Presidente che orgogliosamente ci dona la storia di questo immobile.
L’edificio, in epoca rinascimentale, era una stalla per cavalli di proprietà della famiglia Franceschi, nobili di Firenze. La stessa famiglia, verso la fine del 1700, aveva finanziato la costruzione della chiesa di Partina e donato gli arredi per la stessa. Con vocazione filantropica, provvide anche a realizzare un acquedotto per fornire acqua potabile a paese (la cui fonte di trova attualmente a poca distanza dal teatro). Agli inizi del 1900 la discendenza della famiglia, per mezzo della “signorina” Rosa Scoti Franceschi, cedette in donazione l’edificio alla cittadinanza di Partina affinché ne fosse mutata la destinazione da stalla a sede di una banda musicale, con l’obbligo giuridico della sua inalienabilità. Fu così che qualche anno dopo, nel 1932 si costituì la società Filarmonica, la quale ha assunto la attuale denominazione sociale “Tobia Scatolini”, a nome del suo primo rappresentante legale.
Negli anni che hanno preceduto l’inizio della II Guerra Mondiale, l’edificio fu destinato a scopo produttivo di maglieria, gestita dal Signor Egisto Montini, il quale poi in data 13 aprile 1944 fu trucidato dalla rappresaglia nazista unitamente ad altri 17 abitanti di Partina.
Dopo la Liberazione, il locale tornerà ad essere a disposizione della società filarmonica e sarà anche usato per attività ricreative tra cui il veglione Capodanno, veglione di San Biagio (patrono di Partina), serata danzante di fine Carnevale, ed altro.
L’attuale compagine societaria della Filarmonica, non dispone più della banda musicale, ma ha tuttavia ravveduto la necessità di dar corso ad importanti lavori di sistemazione del teatro, inaugurandone il rinnovo proprio alla vigilia di San Biagio, con l’impegno di dar vita ad attività socio culturali, sede di incontri conviviali, attività ricreative per bambini e ragazzi, e dare in uso il locale per qualsivoglia finalità di interesse pubblico alla popolazione di Partina e anche a tutta la comunità del nostro Casentino,
“Tutto questo mi sento di garantire perché dagli associati e comunque dalla maggioranza degli abitanti di Partina, sospinti da un pregevole rinnovato spirito volontaristico, sto ottenendo la massima collaborazione” ha commentato, Gian Franco Cangini.

Il Sindaco Daniele Bernardini, presente alla serata insieme agli Assessori Francesca Nassini e Filippo Vagnoli, ha commentato: ”Il nostro impegno nei confronti dell’associazionismo è sempre stato tanto e bene ripagato. I fondi erogati per questo comparto hanno un effetto moltiplicatore incredibile che va a sostenere le comunità, la cultura, il sociale ecc. Con grande orgoglio ho assistito al rinnovo completo di questo locale adibito a Teatro, perché sarà un luogo di socialità, di incontro, di crescita personale e sociale. Un grazie alla laboriosa e fiera comunità di Partina e al presidente della pro-loco Cangini”.

Comunicato stampa
Bibbiena, 4 febbraio 2019

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