Nasce da un’idea di quattro giovani casentinesi il corso di cucina che ha portato a Bibbiena lo chef Paolo Teverini, una stella Michelin. Nell’estate 2015, Sara Tocchi e Alessandro Aletto (già titolare della pizzeria La Piazzetta) con i rispettivi compagni, Cristiano e Lucia, decidono di aprire il negozio Dolce Casa e di allestirne una parte con una cucina attrezzata per cooking-show. Aprono il 12 marzo 2016 e già ad aprile partono le prime lezioni di cucina, con i cuochi Linda Ragazzini e Daniele Piga, poi a maggio la grande sorpresa: quattro serate con Teverini e il suo secondo chef Annunziato Iaria. Gli incontri culinari hanno visto un aumento nel numero di partecipanti, con un boom proprio per lo chef di Bagno di Romagna: più numerose le donne, ma presenti anche diversi uomini, di età compresa tra i 20 e i 50 anni.
Una cucina bella e buona, con articoli di tendenza, artigianato locale e ricette gustose, questo puntano ad offrire i titolari, trentenni con le idee chiare e la voglia di dare una scossa alla vallata. Presto saranno in vendita anche le marmellate e le confetture di Paolo Teverini, quelle che lo chef ama usare in tutte le sue ricette. Dopo una pausa estiva, a settembre, ripartiranno i corsi, su prenotazione e con la possibilità di partecipare a singole lezioni o di abbonarsi. Teverini si dice disponibile a tornare in quella che considera la sua seconda terra perché “il Casentino ha molto in comune con l’Alta Valle del Savio, entrambi per esempio cuciniamo i tortelli di patate”.
Da settembre a giugno lo chef tiene anche corsi di cucina nel ristorante dell’Hotel Tosco-romagnolo a Bagno di Romagna, appartenente alla sua famiglia già dal 1500 e gestito insieme alla moglie e alle due figlie: “I corsi erano nel mio destino, che però inizialmente non ho voluto accettare – racconta Teverini – finita la scuola alberghiera, infatti, mi fu chiesto di fare il secondo chef dell’istituto, però io volevo il ristorante; comunque poi sono andato in tante scuole come libero professionista, per corsi di cucina e da sommelier. La cultura, in tutti i suoi aspetti, merita di essere trasmessa. Poi, quando un ragazzo fa strada è una soddisfazione anche per me come maestro”.
Sul fatto che la cucina ora sia molto di moda dice che “quello che si vede in tv non può mai essere reale, anche perché non si può catturare l’attenzione degli spettatori con il gusto del piatto, quindi si deve puntare sulla sua bellezza o sulle finte arrabbiature nei confronti dei concorrenti. Conosco personalmente i cuochi di Masterchef e Cracco è di una gentilezza e un’educazione che non direbbe mai niente di male a nessuno – confessa Teverini – Ben altra aria è quella che si respira nella cucina di Dolce Casa, un ambiente molto carino e simpatico dove si mettono insieme persone con una passione in comune, in una situazione vera, perché si assaggia quello che si prepara. Inoltre, le persone possono imparare anche come funzionano attrezzature che non hanno a casa”.