A Porrena il “restyling” dei treni di lusso

0
2179
Foto di Ennio Ceccarelli

Grazie alla Fondazione FS, diretta dall’ing. Luigi Francesco Cantamessa, nell’ambito delle iniziative “Treni storici”, è terminato il restyling dell’elettrotreno di grande fama, l’esemplare ETR252 “l’Arlecchino” (tipo Settebello), sotto le sapienti “cure” degli specialisti dell’Officina Metalmeccanica Specializzata (OMS) di Porrena (Poppi – AR), sulla linea Arezzo-Pratovecchio-Stia nel Casentino. Il treno, in esercizio negli anni ’60, nella sua originalità, aveva un “salotto belvedere” in testa, Bar, aria condizionata e una velocità fino a 200 km/h.
La Fondazione FS Italiane è una fondazione costituita da Ferrovie dello Stato Italiane, TRENITALIA e Rete Ferroviaria Italiana (RFI) allo scopo di valorizzare e preservare il patrimonio storico, tecnico, ingegneristico e industriale del gruppo FS.

Previous articleFerroviaria Stia-Arezzo-Sinalunga, Ceccarelli: “Partono i lavori per l’Ertms, abbiamo difeso e garantito stabilità al servizio ferroviario”
Next articleSta per arrivare il 5G (di Sandro Boschi – Wired)
Eugenio Milizia
Eugenio Milizia è nato a Serravalle di Bibbiena nel 1948, dopo la seconda elementare è emigrato con la famiglia a Roma. Qui ha studiato e lavorato fino al 2000. Si è laureato presso l’Università La Sapienza in Ingegneria, specializzato in “Informatica industriale – Safeware”. È stato Dirigente delle Ferrovie dello Stato fino al 1993, dirigendone il settore Ricerca & Sviluppo e avviando importanti progetti computerizzati per le Stazioni e per le linee Alta Velocità. Poi come consulente ha lavorato nell’industria ferroviaria ALSTOM a Bologna fino al 2010, contribuendo alla costruzione delle linee AV Roma-Napoli e Bologna-Firenze. Ha avuto incarichi di formazione professionale, scrivendo tre testi di grande diffusione nel ferroviario: “Elettronica Digitale e Microprocessori”, “Dizionario ferroviario” e “Progetti di Impianti ferroviari” (in uso nelle Facoltà di Ingegneria). Dal 2010 è in pensione ed è tornato ad abitare nella casa natale di Serravalle. Qui in Casentino da scrittore tecnico si è trasformato in scrittore di brevi racconti, di saggi e romanzi, fra i quali “I volontari ospedalieri di AR” e “Il Castello di Poppi s’è bruciato…”. È Giornalista pubblicista, ha collaborato con Casentino 2000 e dal 2015 collabora con Casentino Più.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here