Altri 5 migranti a Badia Prataglia (di Lista Civica Poppi Libera)
Non possiamo additare colpe all’Amministrazione comunale, ma è di queste ore la notizia che altri cinque migranti si aggiungeranno ai dieci già ospitati nella struttura alberghiera di Badia Prataglia.
Fin qui, nulla di nuovo. Siamo arrivati a quindici (15). Ne eravamo preparati e consapevoli. Ma siamo però ormai arrivati oltre quel numero che Badia giudicò come accettabile. Questo lo ricordiamo anche al Gestore dell’albergo, il cui seppur legittimo interesse privato, non potrà confliggere oltre l’invalicabile limite dell’interesse pubblico, prevalente, di un’intera comunità.
Che fine abbia fatto poi la sbandierata accoglienza diffusa, non è dato sapere.
Ci colpisce poi che i migranti che di qui a breve troveranno posto nella nostra comunità, sono di cittadinanza di un’area asiatica che ha conosciuto da sempre il fenomeno migratorio verso l’Europa. Ovviamente non mettiamo in dubbio che se sono arrivati e schedati, ne abbiano tutto il diritto. Saranno anche meglio e più bravi di tutti gli altri, ma per chi ha memoria si potrà ricordare di come siano folte nella nostra provincia comunità che hanno conosciuto migrazioni tipicamente economiche. Cittadini per bene, che si sono guadagnati il rispetto col sacrificio.
Per un pezzo di carta chiamato permesso di soggiorno per motivi di lavoro, sono stati sbattuti in fila tra le poste e la prefettura fin l’altro ieri. I loro parenti ed amici presenti in Italia li ricordiamo essersi divincolatati tra i cavilli della Bossi-Fini, tra quote e flussi di ingresso presso gli Uffici del Lavoro. Graduatorie che ancora non si sono esaurite.
Nel calderone delle richieste di asilo politico, vediamo quindi oggi comparire pure domande da parte di cittadini che non siamo abituati a riconoscere come rifugiati. Sicuramente lo saranno, e vogliamo augurarci che ne otterranno riconoscimento anche i nostri nuovi arrivati.
Il dubbio che ci poniamo, a fronte di una richiesta abnorme di domande d’asilo, è prima di tutto il dilatarsi dei tempi di risposta da parte degli uffici appositi (le Commissioni Territoriali). Con tutti i rischi nessi e connessi.
Nel caso specifico, anche a tutela di quei cittadini stranieri (pure loro migranti per motivi economici), che si sono fatti il mazzo per un pezzo di carta, perfettamente integrati col sudore in mezzo a noi, eserciteremo tutto il potere di controllo in nostro possesso, per sollecitare l’Amministrazione comunale ad acquisire notizie certe sulle varie posizioni che si aggiungeranno sul tavolo del Sindaco.
Noi nel nostro piccolo faremo la nostra parte, ricordando ancora che certi conti sullo spirito dell’accoglienza diffusa continuano a non tornarci. Perché c’è chi fa e chi no. Ma c’è pure chi riceve troppo.
Ad ognuno il suo invidiabile miracolo.
LISTA CIVICA POPPI LIBERA