Vittorio Sgarbi accende i riflettori sul patrimonio artistico della Verna: in centinaia ieri alla sua lectio magistralis. Il sindaco Tellini: “Che sia l’inizio di una collaborazione culturale e artistica”
Un fiume di gente ha accolto nella giornata di ieri Vittorio Sgarbi, in visita a Chiusi della Verna, dove il noto critico d’arte è stato ricevuto dall’amministrazione comunale prima di tenere una lectio magistralis nella sala di Santa Chiara, all’interno del Santuario francescano. “Ci auguriamo che questo sia solo l’inizio di una rapporto di amicizia e di collaborazione che duri nel tempo e che alzi l’attenzione del panorama artistico italiano nel nostro territorio – ha dichiarato il Sindaco di Chiusi della Verna, Giampaolo Tellini – a unirci c’è anche un ruolo istituzionale, perché come ha ricordato Vittorio siamo entrambi primi cittadini e la promessa è stata quella di rivederci presto a Chiusi della Verna, entrambi con la fascia. Un ringraziamento particolare, tra le tante persone che hanno lavorato per il successo di questo evento, lo devo a padre guardiano Francesco Braga, per la disponibilità e la partecipazione dimostrata”. Il critico d’arte è arrivato alle 18 nella sala consiliare del Comune di Chiusi della Verna e dopo un breve incontro privato con il Sindaco Tellini, è stato accolto dall’amministrazione e dalla comunità, accorsa numerosa per un caloroso saluto. La visita si è poi spostata nel Santuario della Verna, dove nella sala di Santa Chiara, gremita di gente, Sgarbi ha iniziato un appassionato viaggio tra oltre 50 figure, immagini e paesaggi che più simboleggiano il Santuario, uno dei luoghi francescani più importanti d’Italia in quanto sorge esattamente dove San Francesco ricevette le stigmate nel 1224, e oggi diventato lo snodo principale del conosciuto “Cammino di Francesco”, un pellegrinaggio che intende ripercorrere le terre calcate da San Francesco e che in Toscana si articola per 100 km. “Nelle chiese francescane la pittura italiana ha espresso i suoi vertici. Il rapporto tra San Francesco, Giotto e Piero della Francesca non è solo un rapporto tra soggetti, ma anche tra massima espressione della pittura del nostro paese – ha commentato al termine dell’evento Vittorio Sgarbi – trovo che sia più attuale il pensiero di San Francesco che quello di Luigi Di Maio e sul tema dell’acqua pubblica, che ho affrontato nel comune di Sutri, l’ho dimostrato citando i versi del Cantico delle Creature, dove l’acqua è definita in un modo così preciso che è difficile pensare di doverla pagare”. Al termine dell’evento Sgarbi ha inaugurato anche la mostra del Maestro Romano Boriosi, dal titolo “Le Vie dell’Anima. Da Francesco a Piero della Francesca”, che rimarrà aperta nel Santuario fino al 29 settembre. “Quello che ci ha regalato Sgarbi è stato un dono straordinario, unico per la qualità dei contenuti ma anche per la rarità con cui vengono organizzate certe iniziative” ha commentato il presidente dell’Unione dei comuni montani del Casentino, Lorenzo Remo Ricci, presente all’evento. Tra gli organizzatori della giornata anche il presidente dell’associazione Vivarte, Enrico Lettig, che ha commentato: “Vittorio Sgarbi ha danzato con San Francesco. Una lezione d’arte di una rarità assoluta che ha rapito tutti i presenti. Dedicata alla memoria di Franco Zeffirelli e alla giovane anima di Nunzio, prematuramente scomparso all’età di 16 anni”. La giornata si è conclusa con una cena conviviale nel ristorante Letizia di Chiusi della Verna.
Comunicato stampa
Unione dei comuni del Casentino
Poppi, 15 Luglio 2019