Già quando sali le scale del nostro castello di Poppi avverti che l’adrenalina fa giochi birbanti. Mischia i suoi sensori altalenando così le sensazioni, facendotele avvertire di tutti i tipi, e le avverti così, tutte in una volta, che il cuore ti batte forte nella gola.
Questa volta, quando sono arrivata in cima alle scale, all’altezza del piano Nobile, le sensazioni sono addirittura moltiplicate perché all’interno della stanza del caminetto e in quella adiacente era pronta per essere ammirata, una mostra di pittura e di scultura.
Ben cinque sono gli artisti che ci hanno dato l’opportunità di assaporare talenti diversi, talenti pensati, sofferti. Infatti ogni opera esposta ha una traccia che lascia pensare, traccia che quasi sempre ti pone un leggero quesito di vita, una sfumatura obbligata.
Alla mostra ho potuto godere delle straordinarie sculture, a più materiali di Cesare del Brenna, delle innovative e sensazionali sculture dell’attore, scenografo Andrea Vitali, delle opere materiche che ti scaraventano nella dimensione della guerra e poi ti riportano a galla di Alan Bigiarini, e poi Veronica Ghelli che con la sua pittura estemporanea ha la capacità di ficcarti i colori fin dentro le viscere, e infine dell’autore Andrea Conti che impronta nei suoi quadri tutto ciò che senti il bisogno di respirare.
Mi piacerebbe, in maniera del tutto sottile ed in punta di piedi, citare un’opera per ogni artista di cui ho goduto stamani, semplicemente per farvene dono, affinché, mi auguro, vi porti dritti ad arricchirvi di questa mostra straordinaria, intrisa in una cornice sublime; quella del castello di Poppi.
Autore Cesare del Brenna: scultura montata su pietra che rappresenta due ragazzi che toccano il cielo con un dito. Rende bene il messaggio che l’essere innamorato, pone le sue magie.
Autore Andrea Vitali: scultura che rappresenta una madre con figlio che si dirigono verso il futuro col volto rivolto all’indietro, come a voler far riflettere su cosa hanno lasciato.
Autore Alan Bigiarini: quadro col fondo nero in rilievo, sul quale spiccano due crateri color verde smeraldo, che emergono come due sprazzi di vita.
Autrice Veronica Ghelli: dipinto estemporaneo di cielo che accoglie una farfalla rossa. A voler indicare la libertà, insita in ognuno di noi.
Autore Andrea Conti: dipinto su sfondo nero, con frullio di foglie o forse di uccelli, ma che entrambi apportano vita in una giornata scura.
Naturalmente mi sono divertita a dare la mia analisi a queste cinque opere, quelle che più mi hanno tenuta lì a nutrirmi di loro… ma voi andate, magari vi troverete intrattenuti da altre.
La mostra rimane aperta al pubblico fino al 7- 01-2020. Buona visione e buon arricchimento.