Una mostra dedicata a “C.O.T.T.E.”

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Sarà inaugurata domani, sabato 12 ottobre, la mostra di pittura di Pier Paolo Lorenzini, un’esposizione personale che l’artista vuole dedicare alla figura del padre: il sarto Lorenzo conosciuto con il soprannome “ C.O.T.T.E.”.

Con grande piacere l’amministrazione del comune di Castel Focognano unitamente alla Colacem, Cementeria di Rassina, ha concesso il patrocinio per la realizzazione del catalogo “ Cotte & C.O.T.T.E” che accompagna la mostra di pittura di Pier Paolo Lorenzini, un’esposizione personale che l’artista vuole dedicare alla figura del padre: il sarto Lorenzo conosciuto con il soprannome “ C.O.T.T.E.”. Lorenzo Lorenzini detto C.O.T.T.E., persona garbata, simpatica e scherzosa, viva nella memoria della comunità di Castel Focognano e del Casentino, avrebbe compiuto, proprio quest’anno cento anni essendo nato nel settembre del 1919 a Rassina, paese dove è vissuto fino al 2001, anno della sua scomparsa. Il COTTE ha sempre fatto il sarto a Rassina, abile e creativo, era bravissimo nel suo lavoro, con la passione innata per il senso del bello, l’estro originale, la capacità di dar forma a cose sempre nuove, doti che ritroviamo nel figlio Pier Paolo. Pier Paolo Lorenzini, oltre alla sua professione, si dedica alla pittura realizzando tavole e dipinti con combinazioni sempre diverse di tecniche e materiali, assemblando stoffa, plastica, fili sottili in un intreccio di colori accesi e molto suggestivi. Come fa osservare il fotografo Andrea Barghi. Leggendo le opere pittoriche di Pier Paolo Lorenzini la mente corre veloce ai fastosi colori della natura. Nei suoi quadri emerge fortemente un positivismo semplice e immediato che riporta all’essenza umana. L’artista ama la vita e lo dice attraverso i suoi dipinti ora sfarzosi, ora caleidoscopici, ora introversi. Non potrebbe essere altrimenti poiché la sua memoria storica lo porta a sviscerare il vissuto storico fermandolo nei suoi Gialli Cromo, nei suoi Rossi Fuoco o nei suoi Blu Cielo. Oserei dire che il suo modo di dipingere è un figurativo moderno. Nell’epoca di confusione nella quale viviamo, Cotte, da artista quale egli è, ne coglie il messaggio fissandolo su stracci e altri materiali ispiratori. I suoi colori però non vivono nella confusione, nella quale l’uomo di oggi è relegato, ma piuttosto nell’armonia. Basti osservare una sua opera per capire quanto le sensazioni mediate dal colore, lì rappresentate, si compenetrino in un dialogo di perenne ascolto e silenzio. Quell’ascolto e quel silenzio che l’uomo Pier Paolo perennemente vive con occhio attento, discreto e puro ad ogni più piccola sfumatura. Cotte è un uomo completo che vive l’arte nella sua interezza regalandoci sensazioni spesso dimenticate. “Auguro al pittore Cotte che questa pubblicazione venga divulgata per far conoscere, ad una platea sempre più vasta, i suoi lavori e il suo messaggio” ha dichiarato il sindaco Remo Ricci.

Poppi, 11 ottobre 2019 – Unione dei Comuni Montani del Casentino

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