Eccellere in un settore come quello della ristorazione non è semplice. Ci vuole impegno, abnegazione, passione, duro lavoro e, cosa più importante, ci vogliono le capacità. Il ristorante Mater di Moggiona ha messo in fila tutte queste qualità e ha ottenuto 2 forchette nell’importante guida del Gambero Rosso “Ristoranti d’Italia 2020”. La guida, edita fin dal 1991, è diventata con gli anni un punto di riferimento della ristorazione di qualità in Italia e ricevere un riconoscimento da loro significa non solo aver intrapreso la strada giusta, ma essere anche a buon punto del proprio cammino. Quest’anno la guida si è anche rinnovata e ha cambiato il proprio modo di giudicare i ristoranti dando maggior peso al servizio (“che ha assunto un ruolo primario nella piacevolezza complessiva della visita”) e limando il giudizio alla cucina che viene presentato in 50esimi anziché in 60esimi. Il Mater di Moggiona, nelle 3 categorie che vengono prese in considerazione (servizio, cantina e cucina) ha ottenuto punteggi altissimi e, di conseguenza, le 2 forchette. Un ristorante che ha aperto le proprie porte solamente nel 2017 e che in soli due anni è balzato ai vertici della ristorazione casentinese e, a questo punto, anche di quella italiana. Il locale si trova all’interno del borgo I Tre Baroni, immerso nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi a pochi chilometri dal Monastero di Camaldoli e dal suo Eremo. L’oasi di pace, di bellezza e di tranquillità della location, unita alla professionalità dello staff e alla competenza della squadra di chef guidata da Filippo Baroni, renderà una cena al Mater un’esperienza da non dimenticare. Di seguito riportiamo la recensione della guida del Gambero Rosso che meglio di ogni altra descrizione vi farà capire se vale la pena fare un salto a Moggiona.
“Nel cuore del Casentino, una struttura ideale pure per chi vuole pernottare, di cui il gourmet Mater raccoglie in una sola sala tutta l’essenza: un luogo elegante e sobrio, dove i più piccoli sono ben accetti, da un lato la bellissima cucina a vista e dall’altro il paesaggio. La proposta di Filippo Baroni, erede di una famiglia di ristoratori, è di quelle che sanno sempre come dialogare con il territorio (e forse il viaggio varrebbe anche solo per assaggiare i pani maison con crema di lardo di Grigio del Casentino!) e allo stesso tempo sorprendere in positivo quando ne prendono totalmente le distanze, spaziando dalla squisita patata cotta nella cenere con fagiolo Zolfino del Pratomagno e funghi, al riso con quaglia, cipollotto e crema di zenzero. Il nostro consiglio è quello di optare per uno dei percorsi di degustazione, con formule che variano e sono in ogni caso valide: da non perdere Esplorare, 12 portate a 65 euro, di cui 2 e il dessert a scelta del cliente tra i piatti in carta. Il resto è stato composto da una sequenza di assaggi “al buio” calibrati al millimetro, come la tagliatella di seppia con alga nori e quinoa fritta. Cantina con la stessa filosofia, dove il focus sui grandi rossi toscani nulla toglie al resto d’Italia e del mondo. Il lavoro di tutto lo staff è un impareggiabile valore aggiunto, per preparazione e gentilezza”. (Gambero Rosso “Ristoranti d’Italia 2020”).
Mater – Via di Camaldoli, 52 Moggiona (AR) – Tel. +39 3665035127 – info@ristorantemater.it – www.ristorantemater.it