La mission dell’Ecomuseo: salvare il patrimonio culturale del Casentino

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Salvare il patrimonio culturale del Casentino: è questa la mission dell’Ecomuseo che con l’iniziativa di sabato 14 dicembre a Badia Prataglia continua il suo progetto di salvaguardia delle tradizioni locali.

Conservare come un bene prezioso tutte le tradizioni locali che vengono trasmesse di generazione in generazione: linguaggi, pratiche sociali, forme d’arte, riti e feste. E’ questa la mission dell’Ecomuseo del Casentino che nell’ex palestra di Badia Prataglia ha organizzato un evento con tavoli tecnici partecipativi, che coinvolgeranno associazioni e aziende private, nell’unico scopo di promuovere azioni volte a conservare il patrimonio immateriale della vallata. L’evento prenderà il via sabato 14 dicembre alle 16 con il saluto degli amministratori e del direttore dell’Ecomuseo Andrea Rossi e continuerà con un tavolo di confronto sulle ritualità invernali e di passaggio in Casentino e Valdisieve: dai Vecchioni di Montemignaio ai quelli di Cetica, dal Carro della Befana di Bibbiena al Befanone di Moggiona e di Soci, dalla Cenavecchia di Badia Prataglia al Cantamaggio della Vallesanta, per arrivare al Carnevale storico di Bibbiena e al Bruscello di Casalino e Moggiona. Il pomeriggio di confronto terminerà con una cena a cura della Proloco di Badia Prataglia seguita alle 21 da una veglia con i suonatori della leggera. Nel corso della serata sarà possibile visitare l’esposizione
fotografica: Cenavecchia, Befane e Vecchioni. L’iniziativa fa parte del progetto “Casentino Telling. Dall’ascolto del territorio verso nuove strategie gestionali” e rappresenta una prima tappa per la costituzione di tavoli territoriali tematicial fine di realizzare l’Atlante del Patrimonio Immateriale del Casentino e della Valtiberina.

Unione dei Comuni Montani del Casentino – Ufficio Stampa

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