Venerdì 17 2020 è un giorno importante per me e i miei amici perché il nostro Basa è il primo a giungere alla soglia dei 50 anni.
Il pomeriggio mi arriva dalla moglie la foto del festeggiato, chiuso al buio in una stanza si sta riposando, anzi preparando mentalmente per la lunga nottata che lo aspetta mentre io decido che andrò senza protesi perché mi fa male la gamba per gli sforzi che ho fatto a camminare i giorni precedenti, se vi focalizzerete bene su questa immagine capirete poi il finale.
La serata inizia alla grandissima, con un aperitivo al Barrino, il luogo dove abbiamo passato la nostra bella gioventù, fra discussioni, sogni, partite a carte e tante altre cose.
Sono le 20.30 quando i sette impavidi si presentano al barista ordinando uno Spritz per tutti, il Basa come fosse un alieno sceso da Marte si gira e ci fa: scusate cosa è lo Spritz? In quel preciso istante capisco che qualcosa andrà storto.
Alle 21 giungiamo al Ristorante e partono le ordinazioni, io mi occupo del Vino chiedendo una bella Magnum di Barbresco. Adesso, alla soglia dei cinquant’anni, il vino lo condividiamo, mentre a venti ognuno egoisticamente prendeva la sua personale bottiglia di Galestro Capsula Viola un bel concentrato di acidità, ma un buon rapporto tra prezzo/sbornia, adesso puntiamo invece tutto sulla qualità, per fortuna almeno qualche soldo in più lo abbiamo (solo quello mi sa).
Sono le 21.30 la fame ci porta via, siamo abituati a orari diversi oramai e nel preciso istante che giungono le portate la gente si butta sul cibo come non ci fosse un domani.
I discorsi partono sui soliti temi: calcio e figli!!! La tristezza si sta per impossessare di noi.
Ragazzi non mi sembra il caso! Urlo: cambiano argomento!
Allora parte il treno Amarcord: le mitiche vacanze a Rimini a Castiglione della Pescaia e a Loret de Mar prendono il sopravvento.
Esageriamo con un’altra bottiglia di Barolo, con il cui costo avremmo comprato, trent’anni prima, una bottiglia a testa di Galestro più pizza, e al dolce festeggiamo con il regalo per il cinquantenne, un bellissimo orologio e una nostra foto incorniciata, siamo quasi alle lacrime.
Dopo tanto discorrere usciamo stanchi e assonnati ma felici e mentre siamo ai saluti finali arrivano a frotte giovani pimpanti. La scena è fantastica, loro svegli che urlano, noi assonnati che fumiamo l’ultima sigaretta.
Uno scatto di orgoglio ci assale: Rhum in Bibbiena grida Roger!!!! Ci guardiamo perplessi ma non possiamo rifiutare siamo pur sempre quelli del Barrino!
Gasati alle 00.30 ci trasciniamo nel centro storico del nostro Paese dove esausti prendiamo un Rhum e cioccolato, lì con sorrisi smaglianti incontriamo ventenni che festeggiano anche loro un compleanno, ci salutano, ci battono il cinque perché la loro notte è lunga… noi invece andiamo a letto caldi caldi, con la boccia di acqua accanto al comodino certi che anche per noi la notte sarà lunga e la mattina fra Oki e Aulin ci diciamo: che serata ragazzi!!!