Una bella notizia: finalmente riapre la MABO!

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Dopo circa quattro anni di crisi con la conseguente sospensione delle attività produttive, finalmente si riaprono i cancelli della gloriosa industria casentinese di prefabbricati, con il nome Granducato Edilizia ed Energia, che per quasi 50 anni ha operato con successo nell’omonimo settore in Italia e all’estero.
Abbiamo parlato con l’Amministratore Unico, il dr. Paolo Mari, aretino trasferitosi a Milano, profondo conoscitore del Casentino e del settore dei materiali da costruzione, confrontandoci su quello che può essere l’Azienda per il futuro, con la nostra premessa che fare impresa in Casentino è difficile, perché la nostra vallata penalizza le proprie ditte di uno svantaggio economico-organizzativo mediamente di “50 km e un’ora e mezzo” rispetto ad altre imprese con sedi più “comode”.
Il dr. Paolo Mari afferma che tale gap è comunque ripagato dalla presenza in loco di maestranze con esperienze di prim’ordine, difficilmente riscontrabili in altre località e, asserisce, che un’azienda in primo luogo è fatta da uomini con le loro conoscenze!
E proprio queste conoscenze sono state rassicuranti per i nuovi investitori, così da riprendere le attività, magari integrandole con altre competenze, in modo da offrire al mercato soluzioni innovative.
Il nuovo Amministratore ci informa che le attività produttive riprenderanno impiegando maestranze in quantità proporzionale alle attività stesse, in modo da gestire in modo oculato la ripresa. Tutto questo nello specifico interesse non solo dell’Azienda, ma anche del locale tessuto sociale e delle relative istituzioni, mediante reciproco rispetto che nasce dal dialogo e dall’interazione fra tutte le parti.
Fra tante notizie di crisi e chiusure, questa è proprio una bella notizia, per cui porgiamo un caloroso “in bocca al lupo” alla Granducato Edilizia ed Energia!
Questa vallata per risolvere i propri gravi problemi di disoccupazione ha grande bisogno, ora come non mai, di iniziative come quella del dr. Paolo Mari.

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Eugenio Milizia
Eugenio Milizia è nato a Serravalle di Bibbiena nel 1948, dopo la seconda elementare è emigrato con la famiglia a Roma. Qui ha studiato e lavorato fino al 2000. Si è laureato presso l’Università La Sapienza in Ingegneria, specializzato in “Informatica industriale – Safeware”. È stato Dirigente delle Ferrovie dello Stato fino al 1993, dirigendone il settore Ricerca & Sviluppo e avviando importanti progetti computerizzati per le Stazioni e per le linee Alta Velocità. Poi come consulente ha lavorato nell’industria ferroviaria ALSTOM a Bologna fino al 2010, contribuendo alla costruzione delle linee AV Roma-Napoli e Bologna-Firenze. Ha avuto incarichi di formazione professionale, scrivendo tre testi di grande diffusione nel ferroviario: “Elettronica Digitale e Microprocessori”, “Dizionario ferroviario” e “Progetti di Impianti ferroviari” (in uso nelle Facoltà di Ingegneria). Dal 2010 è in pensione ed è tornato ad abitare nella casa natale di Serravalle. Qui in Casentino da scrittore tecnico si è trasformato in scrittore di brevi racconti, di saggi e romanzi, fra i quali “I volontari ospedalieri di AR” e “Il Castello di Poppi s’è bruciato…”. È Giornalista pubblicista, ha collaborato con Casentino 2000 e dal 2015 collabora con Casentino Più.

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