Il protrarsi della situazione di isolamento per l’emergenza sanitaria da coronavirus non fa ben sperare su un rapido ritorno a scuola.
Non tutte le scuole ancora hanno realmente attivato la didattica a distanza. La colpa non è di nessuno, ma di fatto molti ragazzi ancora ricevono elenchi strampalati di compiti e cose da fare senza una logica e con tanta confusione che si aggiunge a quella psicologica dovuta alla delicata situazione di quarantena per tutti. E’ la realtà. Siamo in emergenza e nulla è facile. Per nessuno. Non è polemica, ma una banale constatazione di fatto. e questo a fronte di un grande lavoro fatto da docenti e dirigenti.
Proprio per dare una mano in questa particolare circostanza che non piace più a nessuno ( neanche ai bambini) arriva la proposta di un insegnante speciale. Lui è Armando Cherici ed è legato al Casentino non solo dalle sue radici, ma anche da un progetto che quest’anno compie 10 anni e si chiama Armanduk.
Amando è dottore di ricerca in archeologia, membro dell’Istituto Archeologico Germanico e dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi, ha tenuto seminari e conferenze nelle Università di Firenze, Siena, Parigi-Sorbona, Rennes, Lione, Tuebingen, e alla École Normale Supérieure di Francia. Ha scritto per l’Accademia dei Lincei, per la Pennsylvania University, per il CNRS francese, ed è stato primo Rettore della Fraternita dei Laici e Assessore alla Cultura del Comune di Arezzo. Ha esperienze di insegnamento nella scuola media e nei licei.
Ecco il suo regalo-suggerimento: “Insegnanti e bambini potrebbero utilizzare i libri virtuali di Armanduk, una piattaforma accessibile a tutti, gli argomenti sono già trattati con un linguaggio molto vicino a quello dei ragazzi, e su questi le maestre e gli insegnanti possono creare per WhatsApp dei percorsi, delle indicazioni, dei riscontri. Con il volantino hanno anche un indice”.
Dieci anni fa nasce Armanduk da un’idea di Armando e da un‘azienda come Miniconf, che decide di farlo proprio. Ogni anno si lancia ai bambini delle scuole del Casentino una sorta di sfida su un tema di storia o geografia del territorio da approfondire anche in un’ottica attuale. Ogni anno sono stati realizzati decine di lavori poi trasformati in formato digitale e caricati sul portale www.armanduk.it che oggi raccoglie ben 77 lavori multimediali tutti consultabili liberamente.
Dal 2015 Armanduk è entrato a far parte dei percorsi di Prospettiva Casentino che quest’anno, per festeggiare questo compleanno speciale, ha realizzato un video promozionale e un librettino informativo per rilanciare il percorso all’interno delle scuole casentinesi.
Armando spiega così il progetto : “Armanduk non è il classico progetto preconfezionato, in realtà vuole essere un servizio alla scuola, proponendo una molteplicità di spinte e percorsi che contribuisca a creare nei ragazzi un interesse non solo nozionistico ma consapevolezza e curiosità verso la realtà culturale, storica, geografica e sociale in cui vivono. Gli argomenti possono essere scelti dalla classe ed i libri virtuali sono uno spunto soltanto. Poi alla fine ogni classe viene premiata per ciò che ha fatto e il proprio sforzo, inoltre, non andrà disperso, ma rimarrà come un ulteriore capitolo di un libro corale che è appunto l’archivio digitale Armanduk che, nel tempo, potrà aiutare altri bambini”.
Armando continua: “Essendo nato in Casentino la passione per la sua storia mi è nata fin da piccolo, fin dalle prime passeggiate in un territorio adattissimo a stimolare la fantasia di un bambino. Ecco perché volevo condividere con i bambini di oggi le curiosità maturate nel bambino di ieri.
Armanduk è Armando, nelle vesti di un fedele cagnolino con qualche difficoltà a camminare (infatti ha il bastone), ma con un buon fiuto (il grande naso) per scovare ed esplorare tanti aspetti della nostra terra.
I bambini e i ragazzi, nel sito, sono chiamati “aquilotti”, perché tutti sono dotati di ali, devono solo imparare a volare sicuri. La scuola, e Armanduk, servono a questo”.
Nel librettino che è stato regalato ai bambini delle scuole casentinesi si leggono queste belle parole di Armanduk: “Il libro che scriverai è il libro che racconta le nostre radicie che vuole dare le ali a tutti i bambini come te che dal Casentino, tra qualche anno, voleranno chissà dove per scoprire il mondo e ritornare poi nella propria terra per farla diventare ancora più bella. Ogni anno altri bambini come te aggiungeranno pagine a questa storia infinita che sei te, sono io e tutti noi messi insieme”.
Credo che siano le parole migliori anche per salutarci e per ricordare a noi stessi che lo sforzo che stiamo facendo coralmente serve proprio a quello che ha detto Armardo, ovvero riscrivere un pezzo della nostra storia. Come vedete tutto è collegato. Forza bambini e … grazie Armando-Armanduk!
Rossana Farini