Già alcune settimane fa avevamo fatto un accorato appello alle Istituzioni casentinesi perché si mobilitassero per individuare linee comuni d’azione per affrontare la crisi socio/economica che inevitabilmente l’emergenza coronavirus avrebbe provocato. Chiedevano che, assieme alle associazioni di categoria e agli operatori economici, fosse fatta un’accurata analisi su quali sarebbero stati gli impatti della crisi sulla nostra Vallata e quali proposte potevano essere fatte per mitigarla prima e superarla poi. Per questo avevamo chiesto un tavolo di confronto per lavorare insieme a soluzioni concrete e fattibili onde evitare di ritrovarci ancora una volta divisi ed in ordine sparso a rappresentare gli interessi della vallata.
Nulla di tutto questo ad oggi ci risulta essere stato concretamente fatto.
Ora però, con piacere e speranza leggiamo che i Sindaci capoluogo della toscana sud e i Presidenti delle provincie (Arezzo, Siena e Grosseto) chiedono che presso le Prefetture siano costituiti dei comitati ad hoc per concordare modi e tempi per la riapertura in sicurezza di tutte le attività economiche.
E il Casentino? Quali sono in concreto le iniziative che si intende prendere? Chi e come si farà carico di interpretare prima e rappresentare poi le esigenze dei lavoratori e delle aziende della Vallata in questi luoghi di coordinamento?
Possiamo comprendere che in queste settimane i nostri sindaci si siano spesi meritoriamente per organizzare la consegna delle due mascherine a testa, o per arginare l’invasione degli orti da parte dei “fiorentini”, ma forse sarebbe anche il caso di attivare immediatamente un tavolo di confronto tra le istituzioni e i rappresentanti dell’economia e del lavoro per mettere appunto una organica ed unitaria proposta di vallata che possa permettere al Casentino di ripartire nel più breve tempo possibile.
La crisi che ormaii stiamo vivendo impone a tutti noi di superare le divisioni territoriali, campanilistiche e di appartenenza che nel passato ci hanno fortemente penalizzato, per ragionare, lavorare e pensare al Casentino come una unica ed inscindibile realtà. Questo ci darebbe una grande forza oltre ad essere un bellissimo segnale per il futuro!
Rinnovo pertanto la richiesta affinché i sindaci di Bibbiena e Poppi si facciano carico della immediata convocazione di un incontro tra tutti i rappresentanti della realtà politico/istituzionali ed economico/sociali della Vallata per elaborare una organica proposta di uscita dalla crisi da sottoporre all’attenzione del costituendo comitato di coordinamento provinciale, nonché in tutte le altre competenti sedi.
Da questa crisi epocale se ne potrà uscire solamente se ogni uno di noi darà il massimo.
Noi ci siamo.
David Marri