#Bibbiena2020: manovre di ripresa per la fase 2

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Il sindaco Filippo Vagnoli

PRESENTATO UN DOCUMENTO AL CONSIGLIO COMUNALE

“#bibbienanonmolla è insieme un proposito, un progetto, un percorso condiviso e aperto ai contributi di tutti, un piano di ripresa. La speranza è che, queste linee guida, vengano accolte come una sorta di mappa di una comunità decisa a riprendersi piano, piano il futuro.  Come amministrazione ne abbiamo solo definiti i contorni, adesso aspetta a tutti colorarne i contenuti”. Queste le parole con le quali il Sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli ha commentato la prima presentazione in Consiglio Comunale delle nuove strategie di ripresa del comune di Bibbiena.

Il documento – presentato ieri sera ad un consiglio comunale in modalità digitale – ha lo scopo di elaborare una strategia per la cosiddetta “Fase 2”, che sarà caratterizzata da una radicale modifica degli stili di vita dei cittadini e dell’organizzazione della città, dovuti a distanziamenti e precauzioni necessari per il coronavirus.

Accanto al resoconto di ciò che l’amministrazione, con l’attivazione del Tavolo di Protezione Civile comunale ha fatto nei due mesi di chiusura totale delle attività, si trovano pianificazioni di una ripresa che è sempre più vicina.

Ci troviamo le prime proposte su una nuova socialità e quindi ripresa delle attività commerciali che, secondo gli amministratori, potrebbe passare da una sorta di creazione di isole commerciali molto ampie che abbraccino tutti i centri storici durante i fine settimana. Con l’abbattimento della COSAP, ovvero la tassa di occupazione del suolo pubblico, questi centri dovrebbero diventare spazi aperti di socialità e di ripresa delle attività economiche in tutta sicurezza.

Per le piccole attività oltre al bonus idrico, nel documento si anticipa l’attivazione del #bandobibbienariparte, ovvero un contributo per l’acquisto di beni e servizi, nonché di attrezzature, che sarà al 70% dell’investimento per un massimo di mille euro per un budget complessivo di 70 mila euro. Fondi che potranno essere utilizzati per adeguare i locali alle nove leggi anti covid o ad altro.

Il documento contiene anche diverse voci e manovre inerenti la formazione scolastica del futuro. Innanzitutto un bonus alle famiglie per le babysitter; poi si parla di scuola estiva e di appoggio formativo agli alunni in difficoltà, di individuazione di spazi per attività educative e ricreative estive dove sia possibile far rispettare il distanziamento ma al contempo recuperare la socialità e l’incontro, oltre che l’aspetto educativo e formativo sia per i più piccoli che per i ragazzi più grandi con il coinvolgimento di docenti e la Biblioteca comunale.

Una parte di #bibbienanonmolla riguarda anche l’attività sportiva sia privata che legata all’associazionismo. La proposta è quella di dare spazi pubblici alle palestre e al contempo riattivare le associazioni.

Molto interessante il punto inerente il superamento del gap digitale con l’attivazione di ponti WI Fi diffusi e liberi.

Per le donne che con l’emergenza sanitaria hanno perso il lavoro è pronta una piccola manovra economica di sostegno grazie al fondo della Commissione pari Opportunità.

Intanto si riprendono i cantieri che si erano fermati con la pandemia ovvero il palazzo Comunale, San Lorenzo, scuola elementare di Bibbiena e nuova costruzione scuola dell’Infanzia di Soci.

Il Sindaco Filippo Vagnoli commenta: “Il documento come detto è un primo approccio al futuro, lo sforzo congiunto degli amministratori per reinventare anche un nuovo modo di amministrare. Il covid ha agito anche in questo. Gli sforzi durante l’emergenza sono stati notevoli con una presenza assoluta sia in termini informativi che operativi ( dico solo che sono state impacchettate e consegnate 70 mila mascherine, organizzati 250 aiuti alimentari) verso la cittadinanza. Adesso si tratta di agire muovendosi su un doppio binario: riorganizzare le risorse che ci sono e soprattutto inventarsi soluzioni. Inventarsi l’ho usato non casualmente. Non abbiamo esempi pregressi, dobbiamo muoverci anche in sinergia con la popolazione per riorganizzarci al meglio e poter convivere per un po’ di tempo ancora con il virus senza avere conseguenze nefaste per la salute pubblica e l’economia. Noi ci crediamo”.

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