(di CB e RB)
È giunta in redazione la lettera di un nostro lettore che, eufemisticamente arrabbiato e indignato, ci raccontava quanto gli è accaduto quando, qualche giorno fa, allarmato ma non troppo dalle notizie sentite al telegiornale (che le presentava come buone notizie), è andato ad informarsi nella filiale della sua banca “di fiducia”, dove ha il conto. Era il primo pomeriggio di lunedì quando il giovane casentinese si è recato in una filiale locale di BPEL. Appena entrato ha notato subito che qualcosa non andava: gli impiegati, compreso il direttore, erano tutti nuovi. Poi, una volta ricevuto in ufficio, da una persona diversa da quella con cui aveva deciso i suoi investimenti, l’amara sorpresa: grazie ad un decreto legge che il governo ha approvato furtivamente domenica pomeriggio, il suo investimento obbligazionario di 10.000 euro (investimento a suo tempo dato per sicuro e confermato come tale anche al peggiorare della situazione della banca) gli era stato azzerato. In pratica gli erano spariti 10.000 euro! (che per un giovane lavoratore non sono certo pochi). Soldi di piccoli risparmiatori come lui (pare si contino decine di migliaia di casi) “con cui il governo ha deciso di far ripartire una banca, ripianandoci i buchi di una dirigenza inadeguata, anzi criminale!” queste le sue parole. E prosegue: “La banca riparte decidendo che i debiti che ha con migliaia di piccoli risparmiatori semplicemente non esistono più: da domenica a lunedì, solo per una firma di un governo di SINISTRA, a favore di una banca POPOLARE, mi trovo privato di 10.000 euro miei, che col mio impiego anomalo, ma non raro di questi tempi, corrispondono a circa due anni di lavoro! Neanche le peggiori dittature si sono mai permesse una cosa del genere! E intanto il PD provinciale canta vittoria per il provvedimento approvato!”
Nel frattempo sembra che già 300 persone siano pronte a sporgere denuncia tramite Federconsumatori. Da domani, con il nostro lettore, saranno 301.