Sinergia fra Enti e Associazioni, importante riconoscimento da Firenze
Grande successo per il progetto “STAND ART FOR AFRICA”, presentato sabato scorso a Cetica (Castel San Niccolò), una iniziativa che unisce Arte Contemporanea e rispetto dei diritti umani. Un importante riconoscimento regionale è stato assegnato a questa iniziativa, che ha tra i suoi promotori, in qualità di soggetto capofila, anche l’Unione dei Comuni Montani del Casentino nell’ambito delle attività dell’Ecomuseo. “Stand Art for Africa” è stato selezionato dalla Regione Toscana come uno dei migliori progetti presentati per il Bando “Toscanaincontemporanea 2016”. Gli obiettivi del bando sono la promozione dell’arte contemporanea e dei giovani artisti, nonché le capacità del soggetto promotore di creare una rete di sviluppo anche in territori periferici.
Il progetto che riguarda l’arte è inserito nel più ampio percorso “STAND UP FOR AFRICA”, che si è classificato al secondo posto nella graduatoria regionale, su 34 progetti finanziati complessivamente. I partner del progetto sono in gran parte casentinesi in una importante sinergia fra pubblico e privato: ci sono infatti nel gruppo il Comune di Pratovecchio Stia, l’Accademia di Belle Arti di Firenze, l’Ecomuseo del Casentino, il Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, il Museo dell’Arte della Lana, la Pro Loco “I Tre Confini” di Cetica, le associazioni I Girasoli e Pratoveteri, lo HYmmo Art Lab e gli istituti scolastici comprensivi di Pratovecchio Stia, Poppi e Castel Focognano. “Grazie a tutti per questo successo – scrive il prof. Paolo Fabiani, uno dei promotori del progetto – che sarà una bellissima occasione di sfida per promuovere arte contemporanea, il punto di vista dei giovani e la dignità della vita”. Fabiani ospiterà a fine agosto presso il suo laboratorio di Pratovecchio un gruppo di una decina di giovani studenti dell’Accademia di belle arti per un workshop riconosciuto con crediti formativi dall’Accademia stessa. Il tema sarà quello della tutela dei diritti umani, e dell’iniziativa farà parte anche una mostra di fotografie scattate coi cellulari dai migranti oggi ospiti in alcune strutture del Casentino, scatti che documentano il viaggio compiuto dalle terre di origine per arrivare qua.
Unione dei Comuni Montani del Casentino – Ufficio Stampa