Sabato 7 novembre sarà caricato su www.raggiolo.it il testo storico “Raggiolo. A veglia nel seccatoio”. In contemporanea verrà condiviso sui social un filmato degli anni ’80 estratto da “Raspigliosa madre”
RAGGIOLO (AR) – Personaggi e tradizioni della Raggiolo del ‘900 scandiranno i primi giorni di novembre de “La castagnatura al tempo del Covid”. La rassegna on-line promossa da La Brigata di Raggiolo e dall’Ecomuseo del Casentino, in programma fino a martedì 8 dicembre, entra nella seconda settimana di iniziative con un viaggio indietro nei decenni tra video, racconti e testimonianze che permetteranno di riscoprire la cultura della castagna che per secoli è stata alla base dell’economia e dell’alimentazione del territorio.
Tra le iniziative più rilevanti rientra, sabato 7 novembre, la pubblicazione sui portali www.raggiolo.it e www.ecomuseo.casentino.toscana.it di un approfondimento storico-letterario dal titolo “Raggiolo. A veglia nel seccatoio” che, scritto da Fernanda Ciarchi e Paolo Schiatti, verrà condiviso con gli utenti del web. Questo racconto, scaricabile in pdf, approfondirà momenti della quotidianità vissuti durante il periodo della castagnatura e troverà uno dei punti di riferimento nella descrizione delle serate trascorse nella rustica e buia struttura del seccatoio che, in passato, era un vero e proprio luogo di incontro e di relazioni, permettendo così di conoscere e condividere le tradizioni che il piccolo borgo casentinese tramanda con orgoglio.
Nella stessa giornata, le pagine facebook de La Brigata di Raggiolo e dell’Ecomuseo del Casentino saranno arricchite con il primo estratto dal filmato storico “Raspigliosa madre” che, realizzato negli anni ’80 e conservato da “La banca della memoria” dello stesso Ecomuseo del Casentino, presenterà la vita a Raggiolo dei decenni scorsi tra immagini, parole e gesti dei suoi abitanti. Il video previsto per il 7 novembre proporrà un’intervista ad uno dei personaggi più conosciuti della Raggiolo che fu, Domenico Minocchi detto “Il Moca”, in cui racconta le fasi della lavorazione della castagna negli anni ‘30 con un linguaggio toscano tipico del Casentino di altri tempi, mentre nei giorni successivi verranno caricati spezzoni dedicati ad altri aspetti caratteristici del borgo nel periodo della castagnatura.
L’Ecomuseo della Castagna di Raggiolo, nel frattempo, è stato una tappa della rubrica social “Il giro degli Ecomusei in 80 foto” che, proposta dalla pagina facebook dell’Ecomuseo del Casentino, accompagna alla scoperta delle ricchezze del territorio. A proseguire, infine, sarà l’iniziativa “La foto nel cassetto – Immagini fotografiche sull’autunno a Raggiolo ieri e oggi” per raccogliere e riunire gli scatti del borgo casentinese in uno dei periodi più suggestivi dell’anno: l’invito è ad inviare per mail a labrigatadiraggiolo@gmail.com una foto capace di raccontare il borgo in autunno nelle sue molteplici varianti per riuscire, in futuro, ad allestire una mostra virtuale su facebook. «La condivisione di filmati e racconti – commenta Andrea Rossi, coordinatore dell’Ecomuseo del Casentino, – avrà come filo conduttore la castagna che, da sempre, è alla base della vita sociale ed economica del borgo e che sarà presentata tra personaggi del passato, tradizioni popolari e antichi mestieri».