Ricorderete che un annetto fa ho raccontato le scorribande che Silvia si permette di fare lassù tra le nuvole? Ebbene, questa volta vi voglio raccontare di cosa sia riuscita ad ottenere a bordo del suo Aliante. Sinceramente ero tentata di cestinare questo articolo perché l’eccellente ufficio stampa del comune di Bibbiena ne ha divulgato uno suo, ma poi mi sono detta: e perché mai, meglio esagerare per portare a conoscenza le cose belle, ed eccolo qua!
Dopo la nostra intervista sei andata avanti a quanto pare. Vuoi raccontarci qualcosa?
Certo che sono andata avanti, dopo la nostra intervista ho cominciato a prepararmi per le gare di classe club che avrei dovuto fare a Lucca nel settembre del 2019, ma purtroppo, per problemi familiari ho dovuto interrompere. A dicembre ho ripreso ad allenarmi per le gare di categoria avanzata di quest’anno, categoria impegnativa perché fa parte di quelle più alte.
Ti aspettavi di arrivare prima dato le poche prove che hai potuto fare durante il lockdown?
No, non me lo aspettavo di vincere perché d’inverno non riesco ad allenarmi molto a causa delle condizioni meteo che non sempre lo permettono. Poi col lockdown ho dovuto interrompere completamente gli allenamenti. Sostanzialmente ho ricominciato ad allenarmi ad agosto per le gare di settembre.
Come erano le condizioni del cielo durante la prova che ti permetteva di portare a casa la tua vittoria?
Le meteo sono state pessime per tutti i giorni di gara purtroppo, a causa delle nubi basse e del forte vento, per cui dovevamo aspettare quei momenti in cui “il cubo acrobatico” fosse sgombro dalle nuvole per potervi andare in volo. In avanzata ci sono ben due voli da fare con programmi diversi e per entrambe le prove le meteo erano brutte. Ovviamente tutto deve rientrare nelle norme di sicurezza per cui… Certo, sarebbe stato meglio una giornata di sole.
Ti sei resa conto di aver vinto quando eri in volo oppure te l’hanno comunicato quando sei scesa dall’aliante?
Non me ne sono resa conto perché su entrambi i voli deve essere fatto un conteggio dei punti, infatti, la classifica viene fatta in base ai punti acquisiti in entrambi i voli, per cui, finché non esce la graduatoria, nessuno di noi sa come si è piazzato.
Adesso ci sono ancora traguardi da raggiungere?
La categoria avanzata è un traguardo molto importante perché mi permette di avere requisiti per accedere ai mondiali, infatti, i miei traguardi futuri sono i mondiali di categoria avanzata oltre ad iniziare a prepararmi per gli italiani di categoria illimitata.
Come ci si sente ad essere campionessa di Aliante?
Mi sento con l’irrefrenabile voglia di far meglio. Non mi rendo conto di questa vittoria, ma mi rendo conto di aver causato un bel movimento intorno a questa vicenda, e come è scritto nel comunicato della gara, sono la prima donna nella storia dell’acrobazia italiana ad aver conquistato un titolo di massimo livello. Non ci credevo, ma adesso mi sento spinta ad andare avanti, e più imparo e più sento di dover imparare e di perfezionarmi.
Adesso lasciati andare come quando sei lassù e raccontaci…
Penso spesso al volo di giorno, ed è un pensiero costante, e lo sogno come l’ho sempre sognato da quando ero bambina. Penso alla prima volta che ho visto lo “Swift S1”, l’aliante con cui sto volando e da come ne sono rimasta incantata da subito, chiedendomi come sarebbe stato volare con quella “formula uno” dell’aria… ora lo so perché con lui e grazie a lui, faccio parte del cielo.
Ci tengo a precisare che Silvia non mi ha mai chiamato per avere un articolo, lo sono venuta a sapere da un’amica che abbiamo in comune. Solo quando l’ho contattata per saperne di più, ha accettato di farlo sapere, perché vedete, lei non ha bisogno di lode o dei complimenti del caso, Silvia è ripagata costantemente dal suo cielo, quel cielo che la accoglie rendendola libera e leggera, totalmente sgombra da tutti i pensieri, quello stesso cielo che ce l’ha resa campionessa italiana di Aliante.
Orgogliosa di te Silvia Ciampelli