Per il primo cittadino è giusto l’atteggiamento della Regione
“Una polemica montata perché diventasse un caso mediatico, ma fondata assolutamente sul nulla, e quindi giustamente valutata dalla Regione Toscana”.
Così il Sindaco di Chiusi della Verna Giampaolo Tellini si esprime il giorno dopo la delibera di Consiglio Regionale che ha sancito (dopo analoga posizione presa dalla Giunta) che il referendum per la fusione a tre fra Bibbiena, Ortignano Raggiolo e appunto Chiusi della Verna non si farà.
“Non ce n’erano le condizioni tecniche, giuridiche e politiche – osserva Tellini – e la Regione ha motivato con correttezza la propria scelta, richiamando anche il corretto comportamento del nostro Comune”. Nella ridda di voci che si è scatenata al termine del consiglio regionale, anche Tellini ha qualche sassolino da togliersi dalle scarpe. “Per esempio le mitiche mille firme di cittadini del mio comune a favore della fusione. Nessuno le ha mai presentate, né in Comune né in Regione. Per quale motivo? Fra l’altro il portavoce del comitato che dice di averle raccolte ha parlato di una sorta di referendum consultivo, per sapere cosa ne pensasse la gente di una eventuale possibilità di fusione. Siamo ben lontani dell’iter che prevede la legge. Ma che si fanno, i referendum per scherzo? E chi li paga? No, è stata tutta una polemica montata ad arte per distogliere l’attenzione dal lavoro che stiamo facendo come amministrazione”. Il Consiglio Comunale di Chiusi aveva preso una netta decisione in proposito: “Esatto. Il 30 luglio abbiamo votato per il “no” a questa fusione. Fu una seduta fatta su richiesta della minoranza, dove io spiegai che la fusione non era nel programma elettorale sul quale ho avuto il mio mandato dai cittadini, e che da nessun Comune mi erano giunta proposte ufficiali di fusione. Non siamo contro alle fusioni, ma questi percorsi vanno studiati attentamente, fatti per gradi, non nascono dall’oggi al domani, perché si reca danno anche a chi vuole fare davvero le fusioni”.
“La gente infatti deve sapere – continua Tellini – che la decisione di “aspettare” che la Regione si esprimesse sulla fusione a tre, dopo che Chiusi aveva già detto di no, ha rallentato un procedimento di fusione già in corso fra Bibbiena e Ortignano Raggiolo. Quest’ultimo è andato avanti, Bibbiena no. Un comportamento davvero strano da parte di chi dice di volere un solo comune in Casentino e poi non si fonde neppure col proprio vicino che glielo chiede, mentre vorrebbe farlo con tutti gli altri che non lo vogliono…”.
Ma quello che non va giù a Tellini sono le accuse di immobilismo di fronte a una realtà che cambia: “Parlo anche come Presidente dell’Unione dei Comuni. Negli ultimi mesi abbiamo prodotto una riforma sostanziale, che va nella direzione verso la quale si muovono le nuove leggi regionali e nazionali, che stanno disegnando un ruolo ben diverso ai territori come il Casentino. Ben altro che fusioni fatte a casaccio per prendere i contributi”.
Comunicato stampa
Unione dei Comuni