Un altro bel personaggio che si trasferisce.
Mi sembrava doveroso salutare una donna che per anni è stata una presenza importante del nostro centro trasfusionale di Bibbiena.
Manola ti sapeva accogliere con delicatezza per poi raccogliere i tuoi dati prima della donazione. Con lei veniva facile parlare del più e del meno, e questo ti faceva sentire davvero in famiglia, per cui donare diventava ancora più bello, ma dal sedici dicembre la dottoressa Manola Bonolis apporterà la sua sapienza e la sua delicatezza presso un altro centro, che con lei in attivo, si arricchirà non poco.
A dir la verità avevo posto a Manola delle domande precise, ma lei è stata così sciolta e descrittiva nelle sue risposte che non voglio rovinare tutto con le mie chiacchiere, perciò la lascio andare libera, in modo tale che anche coloro che non sono donatori, possano rendersi conto di quanto sia speciale.
“Non lo avrei mai pensato, ma credo che sia arrivato il momento di rimettermi in gioco e affrontare questo impegno con entusiasmo e grande tenacia. Non mi manca la voglia di cambiare, di crescere e migliorare, e ciò che mi sta capitando, me ne darà certamente l’occasione.
Devo dire che sono molto contenta anche se quando è uscito il bando, mi sono candidata a cuor leggero, per cui non mi aspettavo assolutamente la nomina. Evidentemente però il collegio tecnico di valutazione mi ha ritenuto idonea, e per me è una grande soddisfazione, inutile negarlo. Il Casentino però ce l’ho dentro al cuore, perché quello di Bibbiena è stato l’ospedale dove ho svolto il mio primo incarico da giovane e ingenua specialista, e quando mi si è presentata l’occasione, sono stata felice di tornare nel luogo dove ho iniziato la mia professione.
Del Casentino mi mancherà il grande cuore dei nostri donatori, la loro generosità, ma soprattutto lo sguardo dei nostri pazienti. Non scorderò neanche l’intesa con le mie colleghe e amiche, le nostre risate e anche i nostri scontri, che sono serviti, anche quelli a farci crescere, a farci raffrontare, e ce ne sono stati, ma senza mai scalfire la stima reciproca.
Venendo da una realtà come Careggi, dove ho lavorato per oltre dieci anni, del piccolo ospedale come quello di Bibbiena ho apprezzato la dimensione umana, l’attenzione assoluta per il prossimo, ho potuto coccolare i nostri donatori e cercato di fare il meglio per loro, questo è sempre stato il mio, il nostro obiettivo.
Spero di trovare una realtà simile anche a Sansepolcro, ma so che l’ospedale di Bibbiena e il centro prelievi mi rimarranno nel cuore, così come tutti i casentinesi. Tutto è avvenuto talmente in fretta che ancora non mi rendo bene conto, anche perché, ufficiosamente i primi di dicembre mi hanno detto che forse sarei stata nominata, ma la delibera mi è arrivata via email il giorno undici, con presa di servizio al giorno sedici, sempre di dicembre s’intende, per cui non ho avuto molto tempo per realizzare, che da mercoledì non sarò più una dipendente del presidio ospedaliero del Casentino, e se ci penso… mi viene da piangere, ma allo stesso tempo, sono anche felice!”
Che dire, intanto bisogna essere contenti per questa donna che porta avanti la sua carriera con sapienza e serietà, poi, sotto sotto, possiamo anche ammettere di essere dispiaciuti al pensiero di andare a donare e non incontrare più i suoi occhi accomodanti e il suo tatto infinito. Ma è la positività della situazione che deve prevalere, per cui non ci resta che augurarle un buon lavoro e provare un pochino di sana invidia nei confronti dei donatori dell’ospedale di Sansepolcro.
A presto Manola e grazie per tutto!