A dicembre l’asta. Occasione per misurare la reale volontà di imprese ed istituzioni
“In questo mese si torna a parlare di Mabo – annuncia il responsabile Cgil della zona Casentino, Andrea Bertelli. il Commissario che sta gestendo la procedura di amministrazione straordinaria, ha preparato il bando per mettere all’asta l’azienda. Non ne possiamo prevedere, ovviamente, gli esiti. E nemmeno i riflessi occupazionali qualora avesse un risultato positivo. Quello che è certo che siamo di fronte alla concreta opportunità di rimettere in moto le macchine di questa storica azienda di prefabbricati. E di dare una speranza all’intero settore manifatturiero del Casentino”.
La Cgil rivolge quindi un appello. “Vorremmo che gli imprenditori della zona e della provincia riflettessero sul fatto che siamo di fronte ad un rischio e a un’opportunità: il primo è la definitiva scomparsa della Mabo, la seconda è la sua ripresa. Il dibattito politico ed economico si affanna ad immaginare molte e spesso difficili soluzioni per il sistema produttivo locale, senza la certezza delle necessarie ricadute occupazionali. Qui siamo di fronte ad una concreta ed immediata occasione, capace di dare risposte all’emergenza lavoro”.
Andrea Bertelli invita a guardare avanti: “la crisi della Mabo ha, come prevedibile, scatenato la polemica sulle responsabilità del tracollo, sul dramma dei lavoratori, sia quelli diretti che dell’indotto. Quindi operai ma anche artigiani e fornitori. L’accertamento delle responsabilità è giusto ed inevitabile e chi ne ha se le dovrà assumere tutte, ma questo è il momento di guardare soprattutto al futuro e cioè alla possibilità di far riaprire la Mabo. E’ l’ora di capire se c’è chi non intende solo fare dichiarazioni di principio ma soprattutto dare una mano per il rilancio di questa vallata.
Ci auguriamo – conclude Bertelli – che anche gli amministratori pubblici si attivino per sostenere chi vorrà scommettere su una nuova Mabo. Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte e la Cgil sosterrà chiunque voglia farsi carico di ripartire, sia un singolo imprenditore che una cordata. Noi non ci rassegniamo a consegnare irrimediabilmente la Mabo alla storia”.