La bambola
L’ho vista al di là del vetro,
mentre mi guardava con i suoi occhi blu.
Avrei voluto stringerla tra le mie braccia,
avrei voluto giocare con lei.
Sarebbe stato bello se quella bambola
fosse diventata la mia bambina
proprio come io lo ero per mia mamma.
Ma non si poteva…
restavo a guardarla attraverso il vetro
mentre desideravo di averla per me.
Il mio naso era così appiccicato a quella vetrina
da procurarmi dolore,
ma in quel modo potevo ammirarla senza riflessi.
La guardavo e non capivo il perché del divieto.
Poi a un tratto un signore gentile ha fatto la magia.
Forse per tenerezza, forse per i miei occhi “ammaliati”,
entrò nel negozio e la prese,
poi, uscendo la depose tra le mie braccia.
Lasciai la mano di mamma
e divenni a mia volta la madre di Margherita.
Mi sentivo ricca e felice… finalmente avevo la mia bambola!
A Lia