Quando il silenzio fa rumore
Alcune volte la quarantena forzata mette in risalto la gente,
gente comune che in fondo, tanto comune non è!
In certe sutuazioni dover stare isolato, rappresenta un “lusso” indicibile
quel “lusso” che un padre e una madre, non si sono potuti permettere
perché, cause di forza maggiore glielo hanno impedito.
Eppure si tratta di gente che si adopera per gli altri
quella gente che quotidianamente accompagna qualcuno “cortesemente”
a fare visite o esami medici vari,
fanno parte di quegli uomini e donne che portano la divisa fosforescente,
di chi ha il volontariato nel sangue.
Ebbene, queste persone sono rimaste in silenzio,
hanno saputo aspettare quei tempi che talvolta non finiscono mai,
con una dignità travolgente e la paura nel cuore,
hanno saputo attendere per notti infinite, senza mai lamentarsi,
senza avere pretese, e come sempre se la sono cavata.
Non scorderò mai l’emozione che trapelava dai messaggi vocali
quando ogni tanto tendevo loro una mano e gli donavo il mio ascolto,
quando sentivo il bisogno di avere notizie del loro figliolo,
che mi sta tanto a cuore…
è stata un’emozione travolgente che mi ha dato una grande lezione di vita,
perché da alcune persone non possiamo trarre che questo: vere e proprie lezioni di vita,
e oggi, che mi sento arricchita del loro insegnamento,
gli dico grazie per avermi fatto ascoltare la dignità del loro silenzio!
A Luciano e Alfonsina Rossi