Voci dal Casentino – Nadia Nanni e la sua azienda “Monte Gianni”: sole, acqua e amore

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Nadia Nanni nella sua azienda

Intervista a Nadia Nanni, titolare dell’azienda agricola “Monte di Gianni”, in località Vallucciole. Perché lì nasce anche bontà oltre che storia…

Devo ammettere che fra me e Nadia è stata subito simpatia, già dal primo incontro. Sarà che nel gioco che faccio sempre, cercando di immaginare le persone, con lei non ci avevo proprio preso. Mi aspettavo infatti una donna più grande e molto, ma molto meno bella, invece Nadia ti assorbe col suo sorriso schietto che ormai sa di campagna.

Ho rivolto a Nadia alcune domande per capire meglio che cosa ci offre la sua azienda agricola, e lei non si è per niente mostrata avara di risposte anzi…

Da quanto tempo esiste la vostra azienda e che cosa produce?

-La nostra azienda è una realtà piccola e giovane, infatti esiste da soli due anni. Produciamo tutto ciò che la natura, la stagionalità e il territorio ci permette di raccogliere: ortaggi, frutta e verdure varie, anche se il nostro “fiore all’occhiello” sono le patate di montagna. Le nostre terre si trovano in località Vallucciole, nel comune di Pratovecchio Stia, e siamo a 800 metri di altezza. Questa altitudine ci permette di coltivare prodotti unici e genuini grazie al clima favorevole, l’acqua di sorgente ed una terra di consistenza speciale, particolarmente adatta alle patate. Ovviamente l’altitudine e il clima alcune volte avverso, ci costringono a seguire una coltura stagionale ed i nostri prodotti sono sempre in ritardo rispetto alle colture di pianura. Questo però ci distingue e ci permette di avere prodotti pronti quando in pianura il ciclo di maturazione è già concluso. Le nostre colture sono tutte naturali e siamo associati al Biodistretto Casentino.

Non usiamo prodotti chimici, né fertilizzanti, ma solo concime organico. E come dico sempre io: la nostra verdura e le nostre patate sono cresciute a suon di sole, acqua e amore. Raccogliamo i marroni del monte Falterona, le noci di Monte di Gianni e in più mio marito è un appassionato cercatore di funghi, per cui nei mesi adatti abbiamo funghi porcini e altre qualità. Abbiamo peraltro reso vita a frutti antichi e centenari come le mele del Casentino, lavorando un frutteto meraviglioso di mela “Nesta”, mela Mora, mela Cocomero, mela Renetta e anche diverse varietà di pere. –

Allevate anche animali da cortile, o cos’altro?

-Abbiamo un pollaio bellissimo che io chiamo “a 5 stelle”, in cui ospitiamo ben sedici galline ovaiole, due galli e cinque polli. Ben presto vi apporteremo anche papere e oche. Poi abbiamo tre cani maremmani: Logan, Raven e Chicca, due simpatici gatti: Gioia e Emma, e anche due cavalli argentini: Ares e Shila. Insomma abbiamo una bella fattoria, di cui ci dedichiamo con tutto il cuore e l’amore possibile, soprattutto io. –

Ti conosco come un vulcano di donna, ma non sarai sola a mandare avanti tutta questa realtà, immagino?

-Certo che no, non potrei farlo da sola, diciamo che mio marito Ugo è colui che si dà da fare davvero tanto, è lui che lavora i campi, che semina, pianta, zappa e toglie ogni singola erbaccia, devi sapere che il nostro orto è un vero giardino, e questo grazie a lui. Devo aggiungere però che a causa di questa pandemia, il mio lavoro primario si è interrotto per cui anch’io mi dedico a tempo pieno alla nostra azienda. Io vado forte in tutto quello che riguarda il commerciale, ovvero: promozione, partiche burocratiche, domande Webinar e meeting online. Diciamo che io sono la mente e Ugo il braccio! –

A cosa dobbiamo questa scelta Nadia, intendo quella di ritirarvi in montagna, quanto ami la natura? Raccontati un po’…

-Premetto che mia madre a Monte di Gianni c’è nata e cresciuta, si, proprio a Vallucciole, e dunque questo luogo fa parte della mia fanciullezza, qui tutto è davvero speciale per me. Venivamo a Monte di Gianni ogni estate a ricaricare le pile e ora abbiamo ristrutturato la casa dove abitiamo, definitivamente. Cinque anni fa ci siamo trasferiti qui da Firenze e nostra figlia, che allora aveva soltanto undici anni ci ha appoggiati totalmente, per cui questa scelta di vita è stata ponderata e oggi ne siamo felici. La città oramai ci stava stretta, il caos, lo smog, quello stile di vita ci asfissiava e dunque abbiamo deciso di mollare tutto e correre nel nostro paradiso. Tutta la mia famiglia ama la natura, la neve, la montagna e i paesaggi straordinari che il nostro Casentino ci offre. Peraltro sono una grande appassionata di cavalli e mia figlia pratica equitazione regolarmente, mentre mio marito è appassionato di pesca alla trota di torrente e fa parte della società pescatori casentinesi. Dimmi cosa ci facevamo noi in una città?

Vallucciole è un piccolo borgo montano dove tutto si è fermato a quel maledetto giorno di tanti anni fa e questo borgo è tristemente noto per la strage Nazi/fascista del 13 aprile del 1944, dove senza alcuna pietà furono trucidati 109 civili. Mia madre aveva solo cinque anni ed è stata una delle poche sopravvissute alla strage.

Sono legata a questa terra anche per questo e voglio raccontarne l’essenza quanto più mi è possibile, negli anni a venire, perché non si debba mai dimenticare cosa è avvenuto qui. –

I vostri prodotti possiamo venirli a prendere in azienda oppure, dove possiamo trovarli?

-Potete venire a trovarci qui a Monte di Gianni, oppure potete trovarci il secondo e quarto sabato di ogni mese al Mercato contadino di Ponte a Poppi in piazza del Risorgimento. Comunque facciamo anche consegne a domicilio, o potete acquistare i nostri prodotti online, presso “L’alveare dice sì” Casentino, sul sito: http://alvearechedicesi.it/it-IT/assemblies/13364

Il podere “Monte di Gianni” in località Vallucciole quindi apparteneva alla tua famiglia?

-I miei genitori vi avevano dei possedimenti terreni, ma dopo la loro morte non erano più di mia proprietà e quando ci siamo trasferiti abbiamo acquistato del terreno da un vicino. Si trattava di terreni incolti da oltre cinquanta anni ed è stata dura farli “splendere” di nuovo, ma ce l’abbiamo fatta e così è nata la nostra azienda agricola.

In questo modo ho potuto render vita a questo meraviglioso borgo montano e questo mi rende orgogliosa perché mia madre ne era stata l’ultima residente, e oggi, sono sicura che i miei genitori sono felici di questa nostra scelta. –

Ecco, tutto questo è la storia dell’azienda agricola Monte di Gianni, storia di terra, di famiglia, di cose buone, di amore e, storia di storia!

Grazie Nadia

 

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Marina Martinelli
Marina Martinelli nasce nel 1964 e “arranca” tutta la vita alla ricerca della serenità, quel qualcosa che le è stata preclusa molto spesso. La scrittura è per lei una sorta di “stanza” dove si rinchiude volentieri immergendosi in mondi sconosciuti e talvolta leggiadri. Lavora come parrucchiera a Poppi e gestisce il suo salone con una socia. E' madre di due figli che sono per lei il nettare della vita e scrive, scrive ormai da molti anni anche per un Magazine tutto casentinese che si chiama “Casentino Più”. È riuscita a diventare giornalista pubblicista grazie proprio al giornale per cui scrive e questo ha rappresentato per lei un grande traguardo. Al suo attivo ha ben sette libri che sono: “Le brevi novelle della Marina", “L’uomo alla finestra”, “Occhi cattivi”, “Respira la felicità”, “Un filo di perle”, “La sacralità del velo”, “Le mie guerriere, quel bastardo di tumore al seno”. Attualmente sta portando avanti ben due romanzi ed è felice! È sposata con Claudio, uomo dall’eterna pazienza.

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