Quattro chiacchiere con un’altra realtà agricola e non solo…
Quando la realtà di una crisi lavorativa ti lascia, come si suol dire, “in mezzo a una strada”, i casi sono due: o ti reinventi e vai avanti con una qualche idea che ti faccia tenere alta la testa, oppure la pieghi, e allora son guai. Samanta e Massimo hanno deciso di tenerla ben alta la testa e di far sentir quindi la loro voce.
«Io, – racconta Samanta Bertelli, – ho lavorato per tanti anni presso una ditta di prefabbricati locale, dove svolgevo l’attività di disegnatrice tecnica. Quando questa azienda ha chiuso, io e mio marito ci siamo sentiti vacillare, come del resto tantissime altre famiglie casentinesi. Però la passione per il restauro, per l’arte e l’architettura, e la voglia di condividere la bellezza che ci circonda, mi ha spinto alla realizzazione di un sogno, e proprio in quel periodo negativo sono andata alla ricerca di un luogo per poter realizzare quella mia voglia di creare un B&B familiare, potendo così condividere e trasmettere ciò che amo ad altre persone. Dopo aver valutato attentamente diversi ambienti, la scelta è caduta su di un appartamento “signorile” del 400, che si trova nel centro storico di Bibbiena, esattamente in via Dovizi al N. 15. L’appartamento in questione è composto da quattro camere matrimoniali, ognuna con bagno privato e un salone d’ingresso, dove in tempi non Covid, fungeva da sala per colazioni. Inoltre, la camera blu oltre al bagno privato è provvista di un piccolo soggiorno con angolo cottura, motivo per cui, è stata la più richiesta in questo tempo di pandemia, quando è stato possibile naturalmente. Devo dire che questa è stata una bellissima esperienza di ristrutturazione e rivalutazione che, con grande passione abbiamo condiviso con mio marito e i miei due figli, fino ad arrivare alla definizione del minimo dettaglio e far così nascere questa splendida realtà che porta il nome di “I due Portali”. Il risultato ottenuto è stato insperato fino all’ultimo, ma poi il B&B si è fatto conoscere per la sua ricercatezza nell’arredamento, ossia, per i mobili che mio marito, grazie ai suoi studi di tecnico restauratore, ha recuperato e riportato al loro originario splendore, con grande soddisfazione personale.»
«Molto di spicco nella nostra realtà sono anche le colazioni caserecce artigianali, in particolare le nostre crostate fatte con le marmellate di lamponi, di more e frutti di bosco che sono apprezzatissime. Poi ci sono i quadri realizzati da mio padre che sono riproduzioni di quadri d’autore, che vanno ad impreziosire ulteriormente tutte le stanze del B&B. Insomma ci sono tante mani all’interno di questo mio sogno, ma sono tutte mani che appartengono alla mia famiglia, e per me questo è un grande motivo d’orgoglio. Inoltre insieme a mio marito stiamo cercando di mettere a frutto un altro desiderio che porta il nome di ”Il colle dei sogni”. Si tratta di un’azienda agricola che è nata nel 2019 e che si è adoperata per rendere vita ad una collinetta di famiglia, facendole così sfoggiare un nuovo aspetto e sperare in un nuovo futuro, anche se ci sarà tanto ancora da dover lavorare e realizzare. Abbiamo comunque iniziato piantando alberi da frutto, erbe officinali, frutti di bosco, olivi, e in più coltiviamo alcune tipologie di zucche, sia ornamentali che commestibili, oltre alla raccolta di erbe spontanee e alla realizzazione di un piccolo orto e ancora, alla compagnia di una piccola famiglia di api, che speriamo vada a crescere sempre di più.»
«Ci piacerebbe far sposare queste nostre due realtà lavorative, e accompagnare gli ospiti del nostro B&B a visitare questa piccola azienda agricola con i suoi prodotti, che vendiamo direttamente sul posto, in località Casa Marco di Soci e tramite i mercati locali. Abbiamo provato a realizzare alcuni prodotti innovativi come le polveri alimentari di zucca, di pomodoro, e di alcune tipologie di erbe spontanee come lo “stridolo” e la “piantaggine”, che stanno ottenendo delle buone recensioni nel campo della panificazione, della pasta fresca e dei dolci. Un altro prodotto molto richiesto è il nostro “tris di erbe”, prodotto che si avvale del suo nome, in base alle erbe officinali che lo compongono, tipo il tris alla calendula, composto da: un infuso alla calendula, una sale aromatizzato con petali di calendula e un miele, dove ritroviamo immersi i petali della calendula, appunto. Tutti i nostri prodotti derivano da una coltivazione realizzata in maniera naturale rispettando così il ciclo della natura stessa. Quel periodo di crisi, periodo che ci ha fatto pensare e preoccupare non poco, ci ha però permesso di abbracciare questi nostri due sogni, che ad oggi ci fanno sentire bene ed uniti a portare avanti ciò che più ci aggrada. Questo è proprio quando è il caso di dire, che non tutto il male viene per nuocere. Poi, il periodo Covid, purtroppo è tutta un’altra storia.»
Massimo Bendoni si è staccato da questa mia intervista, dicendomi che era meglio che rispondesse Samanta alle mie domande perché la ritiene più idonea, e devo dire che ha avuto ragione perché è stato semplice avere a che fare con lei.
Grazie ragazzi e cerchiamo ancora di stare con la testa alta, perché sono certa che torneranno tempi migliori. Grazie