Vieni con me…
La catena era fredda tra le mie mani,
la seduta comoda e resistente.
Ho iniziato a spingere con le gambe in avanti
e poi le chiudevo per tornare all’indietro,
in quel modo prendevo velocità
ed era bello volare così in alto.
Il cielo mi attendeva e mi allargava le braccia
e poi, al ritorno, mi attendeva la terra.
Nello stomaco avvertivo come una sorta di vuoto
mentre il cuore rubava la gioia di quel volo perfetto.
Volavo e poi ritornavo
e il vento volava anche lui, divertendosi coi miei capelli.
Non volevo scendere da quell’altalena, mi sentivo libera,
un puntino che s’insinuava nell’immensità di quel cielo
che mi attendeva ogni volta, e che ogni volta mi lasciava andar via!