L’invenzione dei ragazzi di Bibbiena avrebbe evitato la tragedia di Vada

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Vincenzo Ceccarelli lo segnala al ministro Del Rio

“In una scuola toscana è stato brevettato un seggiolino che permetterebbe di impedire tragedie come quella di Vada. E’ il caso che quell’idea venga presa in considerazione anche dalle istituzioni”. E’ questo il senso di una lettera che l’assessore regionale ai infrastrutture e trasporti Vincenzo Ceccarelli ha indirizzato al ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Del Rio e al vice ministro Riccardo Nencini, segnalando questa opportunità e chiedendo un incontro sulla questione.
“Il dramma consumatosi in questi giorni a Vada, con l’ennesima morte di un piccolo innocente, lasciato in auto, è un grande dolore per l’intera comunità toscana” scrive Ceccarelli. “Di fronte a questi eventi non possiamo restare indifferenti e neppure inerti. Anche perché la tecnologia ci aiuta a trovare risposte concrete anche a problemi come questo”.
Il sistema è stato brevettato tre anni fa ed è stato inventato e realizzato dagli studenti dell’Itis Fermi di Bibbiena (Ar). Si tratta di un seggiolino che “avverte” mamma e papà nel caso in cui il bambino sia rimasto chiuso in auto accendendo le frecce, facendo suonare il clacson e addirittura inviando sms ai loro cellulari.
I creatori sono 16 ragazzi che all’epoca frequentavano la terza classe, coordinati dal professor Pier Luigi Bargellini con l’assistenza del tecnico Alberto Larghi.
“Dalla scuola ci hanno assicurato che produrlo non costerebbe molto – scrive l’assessore a ministro e viceministro – è quindi un progetto sul quale il Governo può intervenire direttamente al fine di salvare vite innocenti”.

Toscana notizie

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