La quercia
Te ne stai lì, bella e fiera, ancora spoglia.
L’inverno non è passato ancora per te,
i tuoi rami sono sgombri da tutto,
soltanto le tue braccia legnose invocano il cielo.
Mentre salgo la collina mi appari
e sei perfetta, gigante, e tra i tuoi rami ancora sgombri di tutto,
traspare l’azzurro del cielo.
Ci siete soltanto voi due in quel silenzio perfetto,
voi due con la vostra incredibile sintonia.
Le tue innumerevoli braccia si nutrono di quell’azzurro
mentre lui ti si avvinghia dovunque,
e insieme diventate un intreccio di vita.
Sarà proprio l’azzurro a farti tornare invigorita,
con le tue foglie e la tua linfa e la tua ombra
e il tuo tutto!