
Il pianto e la doccia
Talvolta il pianto è leggero, sublime…
Ma può essere anche doloroso, così tanto da scuoterti il petto.
Lasciarsi andare spesse volte ti svuota,
alleggerendoti un po’.
Si può piangere dovunque,
da soli, o anche davanti a qualcuno.
Non sempre il pianto può esser compreso, capito,
ci sono persone che non riescono a farlo esplodere
e se lo tengono dentro.
Se piangi abbracciando un cuscino, poi ne rimangono segni bagnati,
se lo fai su di una spalla amica, avverti l’imbarazzo di entrambi,
invece, lasciarsi andare sotto la doccia mentre quei due liquidi
si miscelano insieme, ed insieme spariscono, diventa appagante,
e poi chissà dove vanno quei due…
Fatto sta che quella specie di pianto diventa tuo,
soltanto tuo, e non ne rimangono segni
perché gli occhi si possono arrossire,
anche sotto il getto dell’acqua!
A Roberta Brigidi che mi ha ispirato. Grazie