Comunicato stampa Patto Comune Pratovecchio Stia
[… Al Capitale Naturale le foreste e i boschi italiani possono fornire un contributo fondamentale in termini di valorizzazione delle biodiversità, turismo verde, produzione di legno. Basti pensare che l’80% del fabbisogno di legno per l’industria manifatturiera italiana è coperto dall’importazione di materia prima. Dobbiamo quindi avviare una gestione forestale sostenibile dei boschi italiani, incrementando i prelievi laddove le realtà boschive lo consentano: in questo modo riduciamo l’importazione di legno e miglioriamo la gestione di boschi ….]
STEFANO PATUANELLI – Ministro Politiche agricole alimentari e forestali – Roma, 7 aprile 2021 – IV Rapporto Annuale sul Capitale Naturale.
Siamo in attesa che i nostri Direttori e i nostri Presidenti e tutti gli Amministratori degli enti preposti si pongano a fattivo traino di questa linea condivisa dalla forze politiche e dai Ministeri; essi hanno a disposizione competenze tecniche e maestranze per operare la migliore gestione forestale, hanno un territorio memore e vocato alla coltura del legno, hanno imprese boschive con capitali investiti e da investire, hanno piani di investimento approvati dalle banche e tutto quanto il necessario per dare impulso ad una rinnovata gestione del demanio forestale delle Foreste Casentinesi e del Parco Nazionale.
Si sta decidendo oggi – con l’approvazione dei piani di gestione – il futuro economico dei prossimi decenni per l’intera filiera del legno per un indotto di lavoro paragonabile a quello delle più grandi industrie della vallata.
Siamo di fronte a una occasione irripetibile, in un momento storico unico, in un territorio immerso in un vero e proprio “oro verde”, rinnovabile e non delocalizzabile, dove gli Amministratori della più grande risorsa forestale casentinese possono dimostrare il loro doveroso attaccamento anche allo sviluppo economico del territorio e al lavoro dei suoi abitanti sulla via della nostra secolare tradizione di governo e salvaguardia della foresta e del bosco, esimendosi, una volta per tutte, dal ruolo assunto negli ultimi decenni di giardinieri e di uscieri della politica di turno.