Voci dal Casentino: “La lavanda di Poppi” di Miriam e Luca

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Quattro chiacchiere con Miriam Magni che ci racconta l’idea straordinaria che insieme a suo marito Luca Bini hanno avuto.

– L’idea della lavanda nasce dalla mia grande passione per le piante, in particolare proprio per questa, che trovo essere davvero affascinante. Tutto è nato perché un giorno, curiosando su internet mi è apparsa una foto di una piantagione di lavanda, e il terreno che la ospitava, aveva più o meno le stesse caratteristiche del mio, così, insieme a mio marito Luca, abbiamo iniziato a documentarci e più che altro, a fantasticare. Immediatamente, il giorno dopo abbiamo interpellato un’azienda specializzata nel settore, che susseguentemente ha mandato dei tecnici per dei sopralluoghi. È stato proprio facendo delle analisi al nostro terreno, che questo è risultato idoneo e atto a poterci piantare i fiori di lavanda. Per questo progetto, che mi tiene impegnata in maniera positiva, devo dire grazie a mio suocero Ottavio Bini che ci ha lasciato questi terreni, sui quali poter innestare la nostra piantagione, sarà come tenerlo sempre con noi. Tra l’altro questa terra era incolta, ed essendo adiacente alla nostra abitazione, servirà anche ad abbellirne la proprietà, e a profumarla proprio di quella fragranza che amo. Devo dir grazie anche a me stessa, soprattutto alla mia creatività e manualità, perché con i fiori essiccati sto preparando tanti piccoli articoli di varie forme contenenti lavanda e utili alla profumazione della biancheria e degli ambienti. Questi articoli possono essere utilizzati anche come bomboniere, segnaposto, o per un regalo originale. La restante lavanda sarà destinata ai prodotti per l’igiene della casa e della persona.

– Questa è un’iniziativa importante per me perché mi permetterà di lavorare a casa, e in tutta tranquillità, e perché questo sia, mio marito Luca si sta dando un gran daffare, prendendosi cura della piantagione, che, soprattutto nei primi anni di vita delle piantine, necessita di infinita attenzione, utile alla loro crescita. Più che altro serve tenere pulito il terreno intorno ad ogni singola piantina, affinché le erbacce spontanee, non gli rubino quelle proprietà importanti per la loro sopravvivenza, per questo non dobbiamo essere avari di buona volontà. Il nostro impianto di lavanda è composto da quindicimila piante, per circa un ettaro di terreno, per cui il lavoro di cui necessita, è davvero immenso, e la fatica pure. Naturalmente, quando le vedremo in fiore, nei mesi di giugno e luglio, i nostri sacrifici verranno ampiamente ripagati.

– La piantagione di lavanda, che porterà il nome di “La lavanda di Poppi” è in località Buiano, una piccola frazione del comune di Poppi appunto, una località, che a dire il vero, di particolarmente bello non ha niente, ma è impreziosita da una Chiesa Romanica deliziosa, e ora, con la nostra piantagione, speriamo di apportare qualcos’altro di particolare e positivo a questa piccola realtà abitativa. Non so se entro quest’anno saremo pronti per far apprezzare tutte le proprietà benefiche della lavanda, ma quando questo avverrà, apriremo un percorso all’interno dell’impianto, per dare modo a coloro che amano questo fiore e il suo profumo, di passare del tempo  immerso nella pace più assoluta di questa campagna che sarà macchiata del colore indescrivibile che appartiene a questo fiore, e anche per poter respirarne il profumo a pieni polmoni, saziando lo sguardo e pienandolo di un panorama straordinario e colorato. Abbiamo scelto questa pianta perché la trovo affascinante anche senza fiori, in quanto un campo di lavanda senza essere fiorito, sembra aver messo un mantello argentato. Amo anche la sua profumazione che sa di buono e di antico, di quei profumi che ricordano le camere delle nonne. Documentandomi su questa pianta, ho scoperto che è robusta e che si adatta facilmente al nostro clima e al nostro terreno, ma la sua caratteristica migliore, è che ha molte proprietà benefiche e rilassanti. Tutto questo è iniziato per gioco e avendo già ora un riscontro positivo, mi ritengo davvero soddisfatta. Ho già avuto diverse prenotazioni di piccoli articoli che racchiudono la lavanda, che racchiudono quel piccolo tesoro profumoso e colorato. –

Conosco Miriam Magni e so per certo che riuscirà in questo progetto, perché è un’instancabile lavoratrice, ma soprattutto, ha un a manualità e fantasia sfrenate, e quando si mette in testa una cosa, la ottiene perché è tenace come poche altre. Tenace?! Suo marito Luca non direbbe propriamente così! Io credo che a Poppi, in questa bomboniera di paese, dove la bellezza impera e la storia la fa da padrona, poteva mancare soltanto un campo sterminato di lavanda, ma eccoci, fra poco avremo anche quello.

Grazie Miriam e Luca… io sono con voi, e quando il campo sarà finalmente pronto, tornerò a parlare di quello.

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Marina Martinelli
Marina Martinelli nasce nel 1964 e “arranca” tutta la vita alla ricerca della serenità, quel qualcosa che le è stata preclusa molto spesso. La scrittura è per lei una sorta di “stanza” dove si rinchiude volentieri immergendosi in mondi sconosciuti e talvolta leggiadri. Lavora come parrucchiera a Poppi e gestisce il suo salone con una socia. E' madre di due figli che sono per lei il nettare della vita e scrive, scrive ormai da molti anni anche per un Magazine tutto casentinese che si chiama “Casentino Più”. È riuscita a diventare giornalista pubblicista grazie proprio al giornale per cui scrive e questo ha rappresentato per lei un grande traguardo. Al suo attivo ha ben sette libri che sono: “Le brevi novelle della Marina", “L’uomo alla finestra”, “Occhi cattivi”, “Respira la felicità”, “Un filo di perle”, “La sacralità del velo”, “Le mie guerriere, quel bastardo di tumore al seno”. Attualmente sta portando avanti ben due romanzi ed è felice! È sposata con Claudio, uomo dall’eterna pazienza.

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