MANCANZA DI MATERIE PRIME E AUMENTO DEI PREZZI PER LE AZIENDE DEL TERRITORIO: VAGNOLI SCRIVE A DRAGHI E SASSOLI
“La segnalazione della mancanza di materie prime e l’aumento dei prezzi delle stesse, arriva dalle stesse realtà produttive del territorio che sto incontrando in questo periodo a seguito di un percorso che ho voluto intraprendere per avere una maggiore conoscenza del nostro tessuto produttivo, ma anche per raccogliere suggerimenti e idee in un periodo di ripresa post pandemia”, con queste parole il Sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli ha spiegato il motivo che lo ha portato a scrivere direttamente al Presidente del Consiglio Mario Draghi e al Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli.
Vagnoli commenta: “Ho scritto ad entrambi i presidenti che Bibbiena è uno dei distretti produttivi più fervidi e solidi della provincia di Arezzo ( censito da ISTAT tra i 140 distretti industriali italiani), avendo al suo interno aziende medio piccole molto attive, ma anche realtà di pregio conosciute in Italia e nel mondo. Nelle scorse settimane, quelle che hanno caratterizzato la totale ripresa delle attività, ho voluto incontrare personalmente ognuno di loro. Ho trovato realtà imprenditoriali solide, virtuose, esempi di coraggio, di laboriosità, di ingegno che non trovano pari anche in territori più grandi.
Il problema ricorrente che mi hanno segnalato anche per chiedere un aiuto alle istituzioni in un momento delicato come quello che stiamo attraversando, è proprio
la mancanza di materie al pari solo ad un aumento esorbitante dei prezzi.
Ho voluto evidenziare a Governo e Parlamento che questa crisi delle materie prime, che sta colpendo i settori del legno, del ferro, del cemento e di altri materiali, rischia seriamente di compromettere la stabilità delle aziende italiane che, con tanto impegno, stanno resistendo anche ai colpi della pandemia”.
Vagnoli conclude dicendo: “Credo che le istituzioni, in questo momento, debbano stringersi intorno alle realtà produttive del paese, fare squadra con loro e aiutarle il più possibile sulla strada della ripartenza perché da loro dipende la tenuta futura della nostra economia. Nel mio percorso di conoscenza e vicinanza alle realtà produttive del mio territorio ho potuto apprezzare il coraggio e la determinazione di tanti piccoli e grandi imprenditori che in un momento di crisi continuano ad investire e a credere in questo Paese. Parimenti le istituzioni hanno il dovere di far sentire la loro vicinanza e il loro aiuto. Spero che queste lettere possano avere una risposta importante. Nel frattempo continuerò questa opera di conoscenza e di visita alle aziende iniziata mesi fa”.