In collaborazione con l’associazione “Tahomà” di Bibbiena, che si occupa dell’accoglienza di migranti e rifugiati nel nostro territorio, gli studenti del Liceo classico F. Petrarca hanno deciso di esplorare e riportare una realtà che permea il nostro quotidiano pur mantenendosi spesso lontana dalle coscienze.
Questo è stato possibile grazie ai racconti di vita di due ragazzi, Papis e David, che hanno dato una voce a coloro che l’hanno perduta nel loro stesso viaggio, restituendo umanità a quelle storie che, nella vuota e impersonale strumentalizzazione mediatica, cominciano a parlare il freddo idioma dei grafici e dei dati, spesso contaminati dal veleno del pregiudizio.
Il percorso ha avuto origine da una riflessione personale che ha comportato domande difficili, eppure profondamente necessarie: qual è e quale voglio che sia il mio rapporto con l’Altro, con la diversità? Come vivo questo rapporto in ogni gesto quotidiano? Come posso costruire attivamente un cambiamento per una società più consapevole, dinamica e viva? La risposta si trova in questa intervista.