Ero dentro il mare
L’avevo potuto vedere,
toccare,
avevo potuto andarci dentro
e bagnarmi di lui.
Sentivo l’odore salmastro, mentre un gabbiano
volava sopra di me,
e le onde lievi,
facevano diventare più scura la sabbia.
Piano, ho fatto calare la mano giù in basso
e l’ho lasciata invadere dall’acqua,
e quando l’ho portata alla bocca,
ho goduto del suo sale, che, era dolcissimo.
Mi sentivo traballare un pochino
perché le ruote della mia carrozzina
si conficcavano piano nella sabbia bagnata,
e l’andirivieni del mare si accaniva contro di lei.
Era da pazzi, mi domandavo cosa pensasse la gente
a guardare un paraplegico dentro a quel mare
con la sua carrozzina,
che un suo amico, aveva avuto il coraggio
di portarlo fin lì…
ma non era importante cosa pensasse la gente,
perché io quell’odore…
non l’ho mai più scordato!
A Franco e a Orlando, che non ho mai conosciuto, ma che conosco…