Primo salto nel fiume del 2021 per il Presidente della Regione Eugenio Giani
Dal workshop “Contratto di fiume: il territorio al centro!” impegni precisi per il ruolo strategico dei Consorzi di Bonifica e per gli strumenti di partecipazione per la gestione del territorio fluviale.
Al termine di una mattinata intensa alla scoperta del fiume e delle infinite possibilità di fruizione che esso offre, la giornata esperienziale Casentino H2O: il contratto di fiume in un tuffo”, promossa dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, in collaborazione con il comune di Pratovecchio Stia e tanti altri partner, si è conclusa con un grande e partecipato tuffo nell’Arno. Il primo del 2021 anche per il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che ha ripetuto più volte il salto. “Causa lockdown sono stato costretto a rinunciare al tradizionale bagno del 1 gennaio a Firenze, quindi devo recuperare”, ha ironizzato, commentando la sua attrazione per l’acqua.
La fotografia di gruppo, scattata al termine della mattinata e inviata a Big Jump for River, la campagna europea di sensibilizzazione al rispetto e alla tutela degli ambienti fluviali, documenta bene l’entusiasmo e la partecipazione di una comunità e dei suoi rappresentanti istituzionali per valorizzare, curare e vivere il fiume.
In tanti infatti hanno aderito all’iniziativa ricca di appuntamenti.
Prima la passeggiata sulla ciclopista dell’Arno con soste per apprezzare natura, ambiente, sport, cultura, didattica, tradizione, poi il workshop a Pratovecchio che ha portato tanti spunti per un nuovo modello di sviluppo legato al fiume.
“Il contratto di fiume è uno straordinario strumento: nel nostro comune ci ha permesso di realizzare la zona di pesca a regolamento specifico Capodarno, che oggi richiama tanti appassionati, creando nuove possibilità per l’economia e il turismo”, ha detto il sindaco Nicolò Caleri.
“I consorzi di bonifica hanno dimostrato di saper svolgere un ruolo importante rispetto alla mitigazione del rischio idraulico, con la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua, che ha permesso di migliorarne la funzionalità e la fruibilità. Occorrono ora risorse per interventi strutturali anche per fronteggiare i cambiamenti climatici responsabili di sciagure sempre più gravi e frequenti”, ha aggiunto il Presidente di ANBI Toscana Marco Bottino.
“L’Autorità di Bacino in collaborazione con i Consorzi di Bonifica ha promosso il Patto per l’Arno, che coinvolge il fiume dalla sorgente alla foce e i territori di 49 comuni. Una grande cornice che racchiude i contratti di fiume territoriali, tra cui quello presentato oggi”, ha commentato il segretario dell’Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale Massimo Lucchesi.
“Con i contratti di fiume si possono affrontare tematiche complesse e a volte divisive, attraverso il dialogo e il confronto tra tutti i soggetti interessati alla politica di governo del territorio e il coinvolgimento attivo delle comunità. I consorzi di bonifica, grazie al loro raggio di azione comprensoriale, sono i soggetti che meglio riescono a coinvolgere interi territori, come accade con Casentino H2O che coinvolge l’intera vallata. Cogliere le esigenze dei territori è nel dna di questi enti, sia per la loro composizione istituzionale sia per la stretta relazione che essi hanno, per la realizzazione della loro attività, con le amministrazioni locali e i cittadini”, ha dichiarato Serena Stefani, Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno.
“Dobbiamo uscire dalla logica dell’emergenza e costruire un nuovo modello di sviluppo alternativo al modello basato sull’industria e sul cemento, un modello oggi perdente e che ci obbliga ad agire sempre in emergenza . Il nostro paese deve scommettere su ambiente, cultura, paesaggio, cibo: sono questi i punti di forza su cui giocare la partita per non arretrare. In questa partita hanno un ruolo strategico i consorzi di bonifica, partecipati dal basso e incentrati sull’autogoverno: un valore per l’economia, per la qualità della vita, per le imprese agricole, per la sicurezza dei territori, perché conoscono bene esigenze e criticità che riescono a tradurre in progettualità concrete ed efficaci. In questo vorremmo un’alleanza più stretta con la Regione”, è il messaggio lanciato dal Direttore Generale Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.
“I consorzi di bonifica stanno diventando sempre più presidi del territorio e strumenti operativi utili per effettuare interventi concreti sui fiumi e sull’assetto idrogeologico della Toscana. Con la loro snellezza sono in grado di organizzare progetti, di entrare nel vivo del rapporto tra fiume e natura e di valorizzare il corso d’acqua, con azioni di tutela e promozione. Sempre più attraverso questi strumenti vogliamo sviluppare nuovi progetti impiegando i fondi che arriveranno dall’Europa”, ha concluso il Presidente della Regione Eugenio Giani.
Sono intervenuti i consiglieri regionali aretini Marco Casucci, Vincenzo Ceccarelli, Lucia De Robertis e Gabriele Veneri; la Provincia di Arezzo con il consigliere delegato della Presidente Marco Morbidelli; la Presidente dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino Eleonora Ducci; i rappresentanti dei comuni della vallata che hanno sottoscritto il Manifesto di Intenti di Casentino H2O; il Presidente provinciale Fipsas Francesco Ruscelli; le associazioni Pescatori Casentinesi, Casentino e-bike, Pratoveteri, AntigonArt, Legambiente Arezzo.
A conclusione dei lavori ill Presidente del comitato promotore della candidatura dell’Italia al X Forum Mondiale dell’Acqua Endro Martini ha spiegato le motivazioni dell’iniziativa.