La gocciola d’acqua
Ti sei infilata nella mia testa, cara gocciola d’acqua
e non ne hai voluto sapere di lasciarmi in pace,
non t’interessava affatto di lasciarmi dormire,
senza il tuo ticchettio.
Hai cominciato a scendere scandendo i secondi
come un orologio perfetto,
che non dimentica di rammentare il suo tempo.
Tic, Tic, Tic
Ti sei presa gioco di me per tutta la notte
senza avere pietà,
e giocando sul fatto che non avevo la forza di alzarmi
a poter cambiare la prospettiva della mia notte.
Eri piccola, trasparente, addirittura insignificante,
ma ti sei infilata nella mia testa
e mi hai tenuta tutta la notte con te.
Oggi, una leggera uggiolina alle tempie
mi rammenta che c’eri, e io… ti odio profondamente.