La busta di plastica
Svolazzavi indiscreta in una giornata di vento,
triste e squallida e inutile ormai.
Apportavi tristezza in ogni angolo che sfioravi,
come un segnale d’incuria.
Eppure eri servita un pochino prima,
avevi contenuto materiale prezioso
per la famiglia,
ma poi sei stata gettata, scaraventata da un finestrino di auto,
e hai preso a volare di qua e di là,
come un soffio bianco e leggero ora disposto soltanto
a fare del brutto,
ma non è colpa tua caro sacchetto di nylon,
tu non eri nato per questo,
l’intento non era contemplato per l’inquinamento,
ma per un fabbisogno.
Ma questi sono alcuni uomini,
che raccontano la loro miseria,
anche attraverso un sacchetto!
Alla signora col golfino celeste chiaro che martedì mattina, giorno di mercato a Poppi, ha, con grande nonchalance, gettato un sacchetto dal finestrino!