Passioni che vengono da lontano
Certi amori provengono da lontano,
e qualsiasi passione di cui se ne coltiva l’essenza,
risale ai giorni della spensieratezza,
quei giorni che ci hanno guardati bambini.
Anche lui, che era soltanto un soldo di cacio
giocava a fare il cuoco,
allora unendo due seggiole della cucina di nonna,
creava la sua grande tavola
mentre le sue manine prendevano a fare
pietanze e a inventare porzioni
ricavate dagli avanzi che nonna cedeva,
così, per lasciarlo giocare ed esprimere, ed essere.
Aveva già una grande predisposizione
e la nonna lo aveva capito,
c’era soltanto da assecondare quel suo amore,
quella sua voglia di inventare dentro ai suoi “ciotolini”
che lui riusciva a rendere belli con niente.
Oggi è un uomo quel bimbo,
e non deve più unire due sedie per avere una tavola.
L’unica cosa che gli è rimasta però di quella predisposizione,
è il grande amore per la cucina,
quel qualcosa che lo fa stare bene
e che probabilmente,
ancora oggi lo proietta col pensiero,
nella grande cucina di nonna.
A Giovanni, da cui si mangia bene davvero