Gli elaborati diventano opere esposte in una mostra.
“Stand Up For Africa arte contemporanea per i diritti umani” entra nelle scuole, con gli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado di Stia e Pratovecchio che nei giorni scorsi hanno partecipato attivamente a laboratori, ascoltando testimonianze dirette di soprusi subiti e guerre vissute. Il progetto, diretto da Paolo Fabiani e Rossella Del Sere e a cara di Pietro Gaglianò, ha visto gli artisti Jonida Xherri e Zgjim Zyba adoprarsi per la diffusione dei diritti umani e per una costruzione attiva della pace, elemento primario per la felicità dell’individuo.
Durante le lezioni sono stati piantati semi per imparare la gestione dei conflitti prima di tutto nella nostra mente. Tutti, studenti e docenti, si sono dichiarati soddisfatti manifestando apprezzamento per le attività proposte dagli artisti volte ad aprire una riflessione su quanto facciano male soprusi, prevaricazioni e imposizioni, vissute sulla propria pelle e quindi, per estensione, anche nella vita degli altri.
Xherri ha incentrato il proprio laboratorio sul valore e l’importanza di intrecciare relazioni virtuose, empatiche e collaborative, lavorando attraverso l’arazzo, concentrandosi su tre parole; “homo” , “natura”, “politikos”. Zyba invece è riuscito a trasmettere gli orrori da lui vissuti con la guerra, simbolicamente evocata dal muro della sua scuola in Kosovo, crivellato dai proiettili. I ragazzi hanno prima rappresentato individualmente l’idea di sopruso, poi a coppie hanno lavorato per la coadiuvazione e la ricostruzione delle relazioni umane e del rapporto con l’altro. Gli elaborati saranno esposti nella mostra di restituzione assieme alle opere degli artisti coinvolti, Paolo Fabiani, Jonida Xherri, Zgjim Zyba, che si inaugurerà il 25 settembre alle ore 18.30 presso la chiesa della Misericordia e in Piazza Landino a Pratovecchio.