Al semaforo
Di semafori in Casentino non ce ne sono che pochi,
ma quei pochi bastano a farti riflettere sul fatto
che siamo ormai completamente assuefatti dal cellulare.
Se ti trovi fermo col rosso, e sbirci dentro le auto in fila,
o a quelle che ti passano accanto,
ti accorgi che tutti, e dico tutti, abbassano la testa per “spippolare” col cellulare.
Ognuno s’infila dentro quel mondo che non è lì,
che non si trova davanti ad un cerchio rosso dettato da un semaforo,
ma chissà dov’è, chissà in quale vita è andato ad infilarsi,
da quale parte del mondo, dentro quale casa,
dentro quale vita.
Questa cosa fa molto riflettere, fa pensare quanto ci siamo infilati
In questa nuova realtà che di terreno non ha proprio nulla.
Mentre penso a questo qualcosa, mi rendo conto che sono ferma da un po’,
che ho in mano il mio cellulare e che sono co la testa piegata.
Peccato, magari nel frattempo è passato qualcuno che conosco
e non l’ho neanche salutato!