Si può uccidere anche senza armi
A te che la plagi,
che le fai pesare che è un poco ingrassata,
che ridi col tuo sorriso fetente quando esprime un’idea.
A te, che le alzi la voce perché in casa c’è un pochino di polvere,
o che la deridi, perché quando torni non si è pettinata.
A te, che non le regali più fiori, anzi,
che non le regali più nulla!
A te, che quando parla la metti a tacere
perché nel televisore danno sempre qualcosa di più interessante.
A te, che non la porti mai fuori
e che le sue amiche non capiscano niente.
A te, che un tempo l’hai amata, tenuta e annullata,
che le hai preso la mente, con tutta la voglia di fare
e di essere e di esistere.
A te, che magari ti senti uomo per questo
e non sai di fare una pena infinita,
che ti permetti di rendere tutto questo normale
anche agli occhi dei figli.
A te, che la sottomissione appartiene e che ti appare scontata,
a te, grandissimo figlio di un’altra donna
probabilmente trattata così anche lei.
Sì, proprio a te voglio dire che esistono uomini grandi,
quelli che fanno sentir principesse le loro compagne,
che le attribuiscono gran parte dei meriti
e che le vedono belle, anzi, bellissime anche se sono ingrassate,
perché, la maggior parte delle volte questo è successo
grazie alle maternità che ti hanno permesso di essere padre!
A te, grandissimo f…