Giorni pesanti
Ci sono quei giorni in cui il fiato arriva di meno,
quando tiri l’aria all’interno di te,
ma lei è tirchia, è avara di sé.
Ci sono quei giorni in cui tutto è più scuro,
dove le ricorrenze si fanno sentire
ed annebbiano tutto, con la sua coltre pesante.
Giorni che sbiadiscono i pochi colori che sono
rimasti là fuori,
colori caldi e bagnati delle foglie oramai cadute per terra
a cercar di dipingere anche l’umore.
La pesantezza talvolta è impartita dalla mancanza,
da quel sottile dolore, costante e beffardo,
da quella voglia di sentir la tua voce che si è messa a tacere,
dal prepotente bisogno di toccar le tue mani che si sono fermate
e dalla rabbia di non poter più vedere il tuo viso.
Allora ti tengo all’interno di me,
dove nessuno potrà mai toccarti…
finché ci sarò, e anche dopo!
A Graziella, ad Anna, a Maura, a Paola a…