Nella giornata di ieri, domenica 7 novembre, il comune di Castel Focognano, ha celebrato la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate nella frazione di Salutio, rendendo onore a due figure, legate al territorio, che hanno sacrificato la propria vita e lottato per un alto ideale di libertà: Paolo Sacchi e Angiolo Brezzi a ciascuno dei quali è stata dedicata una lapide in memoria, posta all’interno della della locale cappellina dove sono solennemente ricordati i caduti della prima e seconda guerra mondiale.
Il comune ha infatti accolto favorevolmente la richiesta del Presidente della locale Pro Loco, Alessandro Falsini e dei discendenti di Paolo Sacchi, Professor Claudio e Daniele Santori, per ricordare l’eroe risorgimentale, nato a Salutio. Allo stesso tempo, in accordo con la nipote Maria Rossi, ha voluto rendere omaggio ad Angiolo Brezzi, Medaglia D’Onore del Presidente della Repubblica, deportato e deceduto in un campo di concentramento durante il secondo conflitto mondiale.
Paolo Sacchi, nato a Salutio 8/3/1823 , battezzato nella pieve di Sant’Eleuterio, eroe risorgimentale, si arruolò con il grado di sergente nelle file dei volontari toscani durante la prima guerra d’indipendenza all’età di soli 25 anni. Si distinse in un impresa eroica nella battaglia di Curtatone: più volte si spinse ripetutamente nel campo di battaglia oltrepassando le linee nemiche per recuperare le munizioni dai morti sotto il fuoco nemico. Durante una di queste incursioni rimase ferito ad una gamba, catturato dagli austriaci, morì in territorio austro ungarico nel 1848.
Il professor Claudio e il professor Daniele Santori sono discendenti di Paolo Sacchi, da parte di nonna materna, custodi della memoria di questo loro antenato simbolo di fierezza e dello spirito garibaldino proprio del Risorgimento.
Angiolo Brezzi nato a Bibbiena il 2/5/1911 internato civile deportato presso “Kahla Turingia” dal 5/8/1944 e deceduto al Campo Numero 7 il 24/2/1945.
Angiolo Brezzi, ha ricevuto un importante riconoscimento alla memoria: la Medaglie d’Onore concessa, con decreto del Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti o destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, nell’ultimo conflitto mondiale.
L’importante onorificenza è stata consegnata alla nostra concittadina Maria Rossi, nipote di Angiolo Brezzi, il 14 luglio 2021, in occasione del settantasettesimo anniversario della Liberazione di Arezzo, dal Prefetto di Arezzo Maddalena De Luca.
Questo il commento del Sindaco Lorenzo Ricci:
“In questa giornata nella quale si celebra la festa dell’Unità Nazionale rendiamo onore a tutti coloro che, militari e civili, persero la vita durante il primo e il secondo conflitto mondiale per un ideale di Patria e di libertà e alle forze armate, da sempre esempio di fedeltà alle istituzioni, di attaccamento al dovere e di dedizione alla causa della pace. E’ doveroso, infatti, celebrare eventi importanti della nostra storia, i suoi eroi e i suoi martiri per consegnare alle future generazioni i grandi valori di libertà e democrazia nei quali tutti quanti ci riconosciamo e che sono a fondamento della nostra Nazione. Un grazie a tutti coloro che hanno presenziato alla manifestazione e alle forze dell’ordine presenti”.