Al di là della luna
-Chissà come sarà la luna al di là, – mi hai detto…
Penso che al di là la luna abbia prati più verdi
e cieli più azzurri.
Penso che al di là di sé abbia gente migliore
e bambini felici,
che non ci sia il male e l’invidia e nessuna ombra di cattiveria.
Penso che ci sia un mondo migliore fatto di teste poco pensanti
perché quando non esiste male, non c’è bisogno di pensare a come evitarlo,
non dobbiamo evitare alcun’ché, quando c’è soltanto bellezza
e amore, come in una grande comunità di uomini e donne
e bimbi e anziani che vivono insieme e sono felici,
e ognuno è figlio di ognuno, e genitore di ognuno,
una vita senza ruoli e senza primati e senza differenze.
Al di là di quella grossa palla giallognola
non può essere come qui che ognuno ha il suo angolo di vita
e frequenta soltanto qualcuno,
lassù sono tutti insieme, sono tutti per tutti,
lassù si può prendere un bimbo per mano e amarlo
e curarlo come se partorito da te,
perché in qualche modo tu l’hai partorito.
Al di là della luna non esiste la rabbia, il malumore,
ma soltanto la voglia di stare, al di là della luna!
-Mamma, mamma, dai, svegliati che ormai sei grandina –
Mi hai detto!
Grazie a Marco Genovesi che mi ha gentilmente “prestato una sua foto”.