Renzi: “Un appello al sindaco di Bibbiena e a quello di Ortignano Raggiolo”

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Di Giutav - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=108692866

Riceviamo e pubblichiamo l’appello che ci ha inviato Giorgio Renzi, ex sindaco di Bibbiena.

«Ai primi di ottobre di quest’anno “maledetto” ci ha lasciati, tra gli altri, Gianpiero Taverna, grande Direttore d’Orchestra ed illustre studioso ed esecutore di musica contemporanea. Il 7 ottobre nell’Auditorium BerrettaRossa di Soci si è tenuta una commemorazione ufficiale del Maestro. La famiglia ha chiesto a me di fare un ricordo di Gianpiero. Cosa che ho fatto volentieri per l’amicizia che a lui mi ha legato e per la collaborazione da lui avuta negli anni del mio mandato amministrativo. All’incontro era presente, ed è intervenuto, il Sindaco di Bibbiena, Filippo Vagnoli.

A conclusione del mio intervento ho fatto una proposta: Non sarebbe male se l’amministrazione comunale, assieme e in accordo con la famiglia, si facesse promotrice di un centro musicale a lui dedicato, raccogliendo i suoi lavori, i suoi scritti, le testimonianze ed i documenti sulla sua attività di direttore d’orchestra e conoscitore profondo della musica e valorizzatore della musica contemporanea e innovatrice (musica dodecafonica). A volte qualcuno ha pensato che il rapporto di Gianpiero con la musica fosse troppo
elevato, non popolare. Niente di tutto questo. Nelle lettere a Giulia (libro scritto per spiegare la musica a tutti, anche ai bambini) quando parla di Puccini lo esalta perché le sue opere erano fatte da una ‘musica di facilissima comprensione che parla a tutti, grandi e
piccini, ricchi e poveri, alla gente, insomma, tanto che non c’è autore così eseguito come lui anche ai nostri giorni’. In questo c’è anche la cultura politica di Gianpiero, la sua visione del mondo. Questo è il vero Gianpiero, che pensa alla musica come cultura per tutti e non
riservata a pochi eletti. Ed il suo cruccio, forse, è stato quello di non riuscire a rendere popolare la musica contemporanea (quella di Bussotti, Berio ecc.), ma soprattutto di Schoenberg e dei suoi allievi.

Il Sindaco sembrava aver accettato la proposta. Ma dopo due mesi trascorsi non si sono più
avute notizie di eventuali iniziative. Così come mi ha colpito il silenzio dei media casentinesi sulla figura del maestro. Eppure Gianpiero era nato a Bibbiena e viveva nel comune di Ortignano. E comunque per la sua importanza come direttore d’orchestra, di studioso della musica contemporanea, di direttore di importanti eventi musicali (penso, per esempio, ai pomeriggi musicali di Milano) è una persona che ha dato lustro a tutto il Casentino. E’ una delle persone più prestigiose di questa nostra vallata.

Allora mi sento di fare un appello al Sindaco di Bibbiena, a quello di Ortignano ed alla Unione dei Comuni: non dimenticate Gianpiero, valorizzate la sua arte, realizzate una iniziativa permanente in accordo con i conservatori con cui ha lavorato, con la famiglia e magari coinvolgendo anche la Fondazione Guido d’Arezzo, di cui è stato Presidente. Non sarebbe solo un omaggio doveroso a lui, ma anche una occasione per il nostro territorio per un progetto culturale di respiro nazionale. Sappiamo che la cultura non va molti moda di questi tempi. Ma anche questo sarebbe una occasione per differenziarsi ed affermarsi.»

Giorgio Renzi

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