Per Anci è un esempio da seguire in Toscana. Presentate quattro nuove esperienze tutte da vivere.
L’Ambito Turistico Casentino funziona, e Anci attraverso la referente al Turismo Sonia Pallai, lo ha illustrato, promosso e portato come esempio in occasione del workshop “Il turismo come leva per lo sviluppo delle aree interne: strumenti e ruoli delle comunità locali, degli operatori economici e degli amministratori” organizzato dall’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità – Romagna e dal comune di San Leo nell’ambito del progetto Made in Land. Durante l’iniziativa che si è svolta ad inizio dicembre per la presentazione delle esperienze e dei risultati ottenuti appunto con il progetto Made in Land (che ha l’obiettivo di valorizzare le risorse naturali e culturali delle aree interne affinché divengano una leva per uno sviluppo territoriale sostenibile e più equilibrato), è stato illustrato il case history dell’Ambito, quale responsabile delle strategie della gestione coordinata di tutti gli elementi che costituiscono la destinazione turistica Casentino, all’interno del sistema degli Ambiti della Regione Toscana. Partendo dall’adozione di una visione comune e condivisa con gli operatori turistici sono state presentate le azioni di valorizzazione e promozione concretamente fatte, in ambito turistico, tese a favorire uno sviluppo economico-sociale equilibrato della destinazione. Gli operatori privati ed il pubblico, uniti, quali attori di una rete volta alla promozione unitaria e consapevole del territorio in cui vivono e che amministrano.
Ma c’è un altro appuntamento in cui si è focalizzata l’attenzione sull’Ambito Casentino, ovvero la presentazione del progetto di valorizzazione di imprese e territorio “Terre d’Arezzo Tourism Experience”, organizzato da Cna, durante il quale sono state presentate le nuove esperienze turistiche per la vallata casentinese. Il progetto di CNA sarà accolto dall’Ambito per sviluppare sinergie comuni volte alla realizzazione di percorsi condivisi di sviluppo turistico. Tra le proposte, un percorso dantesco da Arezzo al Casentino, due giorni in compagna di Dante e dei tesori di questo territorio durante i quali sarà possibile visitare luoghi meravigliosi rimasti fermi in un tempo passato e godere delle tradizioni tramandate fino ai giorni nostri. L’esperienza, denominata “Le strade di Dante” ripercorrerà i passi del Sommo Poeta, cominciando dalla magnifica Arezzo, per poi passare per la Valdichiana fino ad arrivare in Casentino, vivendo ogni volta alcune esperienze e storie che Dante Alighieri ha vissuto nella sua epoca. “Sognando nella quiete del Casentino” è la seconda proposta, descritta come “un viaggio nel cuore della Toscana, tra Arezzo e Firenze, dove si nasconde un luogo magico e poco conosciuto, il Casentino”. Riserva naturale, e Patrimonio dell’Umanità, la vallata vanta una forte tradizione gastronomica artigianale che diventa al centro dell’esperienza pensata per gli amanti dei prodotti naturali. “Le vibrazioni artigiane in Casentino” è invece l’ultima proposta presentata, e prevede la possibilità per i visitatori di entrare in contatto con chi vive del lavoro delle proprie mani e di conoscere chi ha deciso di fare della propria capacità manuale una ragione di vita e un’esperienza unica. Questo viaggio porterà i visitatori nelle botteghe e nei laboratori artigiani della vallata dove è possibile scoprire arti che non esistono quasi più.
“L’Ambito del Casentino è un progetto che funziona, alcuni progetti turistici sono già pronti, altri ancora sono in fase di realizzazione, abbiamo pensato a percorsi che garantiscano ai visitatori un’offerta sempre più completa, coinvolgendo la fetta di turisti appassionati di arte e storia, ma anche quella attratta dalla natura, dalle tradizioni e dalla gastronomia – ha dichiarato Nicolò Caleri sindaco di Pratovecchio Stia, comune capofila dell’Ambito – Anci ci ha portato come esempio al workshop di inizio mese, esaltando il nostro lavoro e per noi è stata un importante soddisfazione. Ci sono tante, tantissime idee alle quali stiamo lavorando, che hanno in comune l’obiettivo di iniziare a pensare alla vallata in modo omogeneo, con una volontà chiara di agire finalmente insieme affinché in ambito turistico si parli di Casentino come unico territorio, non più come un’area divisa in tanti singoli enti che agiscono in modo indipendente”.